Uno dei presupposti fondamentali del programma AdriaRadnet è che l‘Adriatico sia un unico ecosistema dal punto di vista della Protezione civile, al fine di migliorare la previsione e la gestione degli eventi idrometeorologici disastrosi: un’ambiziosa iniziativa, entrata nella sua fase conclusiva (il progetto è attivo fino a marzo 2015), anche grazie alla piena operatività del radar installato a Tortoreto. A darne notizia è l’assessore regionale alla Protezione Civile, Mario Mazzocca.
Adriaradnet prevede infatti lo sviluppo e l’implementazione di un sistema composto da mini radar e da moderni sensori e modelli numerici di previsione idrometeorologica avanzati, integrati verso differenti tipologie di utenza. I radar installati in Abruzzo e nelle Marche sono già operativi, mentre per quelli previsti in Albania e Croazia i lavori sono nella fase finale. In particolare, il radar presente a Tortoreto è un radar meteorologico in banda X, a doppia polarizzazione, in grado cioè di classificare, grazie ad appositi software, anche il tipo di idrometeora, tra cui pioggia, neve e grandine.
Trasferimento tecnologico, omologazione delle procedure amministrative e operative, condivisione dei dati, definizione di un modello di governance per la protezione civile incentrato sulla regolamentazione e sulla cooperazione tra i paesi che si affacciano sull’Adriatico: questi i temi principali di questo ambizioso progetto. Proprio in un momento di profonda disaffezione nei confronti delle istituzioni comunitarie è fondamentale che i cittadini europei comprendano come vengono finalizzate le risorse e quanto sia importante un’integrazione delle capacità in alcuni settori strategici; e tra questi certamente spicca quella per la gestione delle calamità naturali.
Particolarmente attivo il CFA (Centro Funzionale d’Abruzzo), guidato da Antonio Iovino che ha voluto sottolineare come “nel progetto brillano alcune tecnologie d’eccellenza del nostro Paese. Infatti la società che si è aggiudicata tre delle quattro gare d’appalto per la fornitura e l’installazione dei miniradar è la società toscana Eldes, mentre per la condivisione dei dati in tempo reale è stata scelta la piattaforma DEWETRA, sviluppata per il dipartimento di Protezione Civile italiano dalla fondazione Cima”.
Questa iniziativa è cofinanziata dal programma di cooperazione transfrontaliero IPA Adriatico e il soggetto leader è il centro d’eccellenza dell’Università de L’Aquila Cetemps, diretto dal prof. Frank Marzano.
Da parte sua l’assessore regionale Mario Mazzocca ha affermato che “il sistema della protezione civile abruzzese rappresenta un modello d’eccellenza in grado di coniugare il fattore umano, la dimensione del volontariato (cresciuta esponenzialmente dopo il terremoto de L’Aquila) e delle tecnologie leader a livello nazionale e internazionale: presto saremo in grado, sul versante delle emergenze idrometereologiche, di produrre previsioni e notizie sempre più congruenti alle popolazioni e agli operatori, in modo da mettere in campo azioni tempestive”.
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