Marsica – Traffico illecito di rifiuti, 7 indagati

forestalePerquisizioni a tappeto in Abruzzo, Lazio, Campania e Toscana per ricostruire la filiera del traffico illecito di rifiuti che interessa la Marsica. Le indagini, partite all’inizio del mese di gennaio con il sequestro di 2 capannoni industriali contenenti 1600 tonnellate di rifiuti (caratterizzati successivamente dall’ARTA), sono proseguite con servizi di osservazione e controllo: è così che gli agenti, impegnati su diversi fronti e diverse regioni, hanno ricostruito una ben congegnata attività illecita ideata da società intermediatrici che prelevavano i rifiuti da una ditta produttrice. In questa fase clou delle indagini, con uomini e mezzi disposti e coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di L’Aquila, sono state eseguite diverse perquisizioni domiciliari ed ispezioni amministrative aziendali al fine di acquisire elementi probatori per risalire la filiera dei rifiuti illeciti stoccati.
Secondo l’ipotesi investigativa, i rifiuti derivanti da lavorazioni industriali sono stati generati da una società del casertano che si è avvalsa di una società intermediaria di favore, con sede legale nella Marsica, il cui compito è stato quello di disfarsi dei rifiuti nel territorio marsicano. Eseguite perquisizioni anche nel Lazio ed in Toscana, da parte degli uomini del Nipaf di L’Aquila, dove sono ubicate le abitazioni degli imprenditori e le sedi legali delle aziende coinvolte. Gli indagati nell’ambito dell’operazione Car-fluff, al momento sono 7. Le perquisizioni, nel corso delle quali sono stati sequestrati atti e registri di carico e scarico di rifiuti speciali e non, sono avvenute a Roma, Torino, Pistoia e Trasacco. Tutti i documenti sequestrati sono riconducibili alle attività della società ” Resen-plast”, con sede legale ad Ortucchio, fallita qualche anno fa. Inizialmente gli indagati erano 3, ma gli sviluppi dell’operazione hanno portato all’emissione di altri avvisi di garanzia.

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