Incidenti, rumori, aria mefitica: i rischi della Statale 16 adriatica continuano a destare preoccupazione. Certo, gli anni duri della lotta al transito dei Tir nei centri abitati, guidata da Pio Rapagnà, sono passati da un pezzo, e non invano. Gli autotrasportatori hanno imparato a bypassare la statale utilizzando l’autostrada, ma… chi paga? All’inizio la spesa era coperta dagli enti locali ma, da quando di soldi non ce ne sono più, tocca agli stessi camionisti mettere mano al portafogli. Così il problema si ripropone di anno in anno, soprattutto all’inizio di stagione, quando le temperature miti e l’estate in arrivo favoriscono la vita, diurna e notturna, all’aria aperta. E invece, per i cittadini e i turisti delle due regioni interessate dalla Statale 16, Marche e Abruzzo, la tensione è continua e palpabile. Per questo, in attesta di interventi strutturali indirizzati al miglioramento della viabilità costiera, la CNA Fita propone che il costo del pedaggio relativo alla deviazione dei mezzi pesanti sulla A14, da attuarsi nel periodo estivo, venga di nuovo  coperto anche con il contributo economico delle istituzioni, statali e regionali, e della Società Autostrade. Modalità e dettagli della proposta, che sarà anche portata a conoscenza dei parlamentari regionali, sono stati illustrati oggi a Porto d’Ascoli, dai responsabili della Cna Fita Marche e Abruzzo, Brega e Lupo, e dai sindaci di San Benedetto e Pineto, Giovanni Gaspari e Luciano Monticelli, il quale ha anche annunciato che presto porterà l’argomento all’attenzione dell’Anci, l’associazione dei comuni italiani.

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