Dopo aver ricevuto il nulla osta dalla Procura fissata la data dei funerali per le 4 vittime della tragedia di Villa Cipressi. La cerimonia si terrà giovedì prossimo alle 17.00 a Città S.Angelo. Intanto proseguono le indagini per risalire alle cause. Non sarà facile capire cosa sia successo quella maledetta mattina di giovedì scorso a Villa Cipressi. Ed è per questo motivo è stato chiamato un super esperto come il capitano dell’esercito, Paride Minervini, esperto balistico, che si è occupato di inchieste delicate come la morte di Calipari in Iraq e dell’uccisione di Ilaria Alpi. Minervini si è già recato sul luogo delle esplosioni e lo farà ancora per parecchie volte. Poi, tra un paio di mesi, stilerà la sua relazione con le conclusioni sulla possibile causa del disastro che ha provocato quattro vittime e numerosi feriti. Un lavoro lungo come quello che stanno già facendo gli artificieri per bonificare l’intera zona. Un compito tutt’altro che facile visto che si ha a che fare con materiali esplodenti. Una tragedia che ha scosso tutti.  Per fortuna ci sono buone notizie che arrivano dall’ospedale di Pescara dove i medici hanno sciolto la prognosi per Gianmarco Di Giacomo rimasto ferito dall’esplosione. Il giovane ha lasciato il reparto di rianimazione ed e’ stato trasferito in ortopedia con una prognosi di 90 giorni. Intanto non accennano a placarsi le polemiche sull’opportunità di fare comunque ieri i fuochi d’artificio per la festa di Sant’Andrea a Pescara. E a tal proposito, la famiglia Di Giacomo, ha mostrato grande dignità. La famiglia ha fatto sapere che non accetta “strumentalizzazioni” in merito allo spettacolo di fuochi pirotecnici a Pescara. Gli spari, che quest’anno sono stati curati da un’altra azienda, sono stati dedicati ai Di Giacomo, ma i familiari delle quattro persone morte nell’esplosione commentano che “questa dedica ha il sapore di una strumentalizzazione. Non e’ un onore per noi che venga utilizzato il nostro nome per pubblicizzare l’ appuntamento e l’onore dei Di Giacomo e’ comunque indiscusso”. Nessuna critica alla scelta di effettuare lo stesso gli spari che chiudono la festa. “Ognuno e’ libero di scegliere. Si poteva decidere di non sparare, e l’avremmo apprezzato. Ma va bene così”.

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