Tragedia Gran Sasso, oggi i funerali di Pino e David

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DavidRemigioNella chiesa di San Bartolomeo, a Teramo, è stata allestita la camera ardente per la veglia di Pino Sabbatini, uno dei due alpinisti morti sul Gran Sasso. Il rito funebre si svolgerà oggi alle 15, nel Duomo teramano. Mentre a Pescara, nella chiesa di S.Andrea, si terranno, sempre oggi, le esequie di David Remigio. Il sostituto procuratore Irene Scordamaglia ha infatti concesso il nulla osta alla sepoltura dell’esperto alpinista e dell’amico David Remigio. Secondo la ricostruzione dell’incidente, alla base della tragedia ci sarebbe il distacco di una parete di neve causato forse dal rialzo termico. La causa accidentale della tragedia dovrebbe portare alla chiusura del fascicolo aperto dalla procura che non ravvisa responsabilità di terzi. Sabbatini e Remigio stavano tornando a valle dopo l’escursione verso il Corno Piccolo, sul massiccio montuoso del Gran Sasso, ai Prati di Tivo, nel territorio di Pietracamela. La slavina li ha travolti all’improvviso, facendoli precipitare a valle. Nulla ha potuto l’esperienza delle due vittime di fronte all’imponderabile. Pino Sabbatini, teramano di 51 anni, guida alpina di lungo corso, David Remigio, 43 anni di Pescara, esperto escursionista, una vita dedicata ai suoi due grandi amori, il mare e la montagna. Avevano raggiunto la cresta attraverso il percorso del Cammino di mezzo e stavano già ridiscendendo quando un lastrone di ghiaccio si é staccato d’improvviso trascinandoli giù verso un burrone, uno strapiombo di alcune centinaia di metri. Praticamente impossibile salvarsi anche se i soccorsi sono partiti immediatamente allertati da chi, a valle, ha assistito a tutta la tragica scena. Erano tutt’altro che sprovveduti Pino Sabbatini e David Remigio, profondo lo sconcerto a Prati di Tivo dove Sabbatini era conosciutissimo e stimato, profondo lo sconcerto anche a Pescara dove David era anche lui conosciuto prevalentemente in ambito sportivo per la sua attività di istruttore di wind surf, apnea, nuoto, snowboard e telemark (lo sci a tallone libero). Tra i suoi amici più cari Stefano Moretti titolare dello Stabilimento Tre Palme dove prestava servizio come istruttore, ma anche diversi ex campioni della pallanuoto come Andrea Papa e Marco D’Altrui: “Proprio giorni fa mi aveva chiamato per dirmi che era appena tornato dai Caraibi – ci confida affranto D’Altrui – e mi aveva inviato delle immagini di lui che nuota con gli squali.” Una vita intera dedicata ad attività sportive anche rischiose: “Si ma David sapene bene quello che faceva, non andava mai oltre i propri limiti, é stato solo maledettamente sfortunato”. Tra le tante attestazioni di cordoglio arrivate ai familiari di Sabbatini e Remigio, quella del presidente della Provincia di Teramo, Renzo Di Sabatino: “Una terribile tragedia che colpisce l’intero Abruzzo e il mondo dell’alpinismo italiano. La nostra montagna e la nostra regione devono molto a quest’uomo che nella sua dimensione personale, professionale e sportiva è diventato un testimone eccellente della sua terra, facendola conoscere, apprezzare ed amare. La comunità teramana che l’ha conosciuto e apprezzato custodirà il suo ricordo, il ricordo di una vita spesa con grande generosità e passione. La comunità provinciale è vicina alle due famiglie che in questo momento stanno piangendo i loro cari”.

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