RIVISONDOLI – L’esile filo di speranza di trovare ancora in vita Lanfranco Castiglione, l’alpinista di 25 anni di Montebello di Bertona  disperso da giovedì scorso sul Monte Pratello in prossimità della pista il cucchiaio a Rivisondoli, si è spezzato questa mattina quando gli uomini del soccorso alpino lo hanno ritrovato sepolto nella neve. Lanfranco Castiglione era non molto distante dal luogo in cui ieri è stato recuperato ormai senza vita sotto oltre due metri di neve, il compagno di escursione, il 36 enne Fabrizio Di Giansante di Penne localizzato grazie al segnale dell’apparecchio elettronico che aveva al seguito. Alle ricerche di questa mattina sono intervenuti oltre 40 tecnici del soccorso alpino, medici ed unità cinofile, oltre aduna ventina di uomini tra Guardia di finanza, Carabinieri, Polizia, Corpo Forestale e Vigili del Fuoco con cui hanno collaborato anche alcuni maestri di sci e del personale dei vicini impianti di risalita dell’Aremogna. Il pessimismo che aleggiava tra i familiari e conoscenti del giovane alpinista ha trovato purtroppo conferma nel ritrovamento di questa mattina. Soltanto un miracolo avrebbe potuto salvare la vita di Lanfranco Castiglione. I due esperti sciatori ed alpinisti, partiti giovedì scorso per un’escursione sono stati sorpresi e travolti da due valanghe che si sono distaccate in località Prato nel comprensorio del Monte Pratello. La neve fresca caduta copiosamente in questi ultimi giorni ha provocato il fatale distaccamento del  manto nevoso.

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