Il bilancio delle vittime si aggrava, come purtroppo era prevedibile. Nel pomeriggio sono stati individuati tra le macerie i corpi dei tre dispersi nella tragedia alla fabbrica di “Di Giacomo” a Villa Cipressi di Città S.Angelo. I corpi dei tre Di Giacomo, Mauro, 50 anni, Federico, 46 anni, e Roberto, 39 anni, sono stati ritrovati a valle del gigantesco cratere della collina di Villa Cipressi, in un punto scosceso al limite di un boschetto, in sostanza quasi ai piedi della collina. I corpi sono stati dilaniati dalle esplosioni. Malori tra i familiari delle vittime presenti sul posto. Al lavoro il medico legale Ildo Polidoro. Da questa mattina sono tornati al lavoro Vigili del Fuoco per la messa in sicurezza di tutta la zona, carabinieri e gli artificieri della Polizia di Stato per l’opera di bonifica delicata e che si protrarrà almeno fino a domani. Dall’inizio della prossima settimana, poi, esattamente come avviene negli scenari di guerra in Afghanistan, entreranno in scena gli specialisti del Ris che avranno l’arduo compito di risalire alle cause della tragedia. Intanto un intero paese, Città S.Angelo è ancora sotto shock: nei prossimi giorni saranno quantificati i danni, tra i tetti delle case sfondate da pezzi di cemento scagliati con violenza dall’onda d’urto, mentre dai primi riscontri sembra che le esplosioni sarebbero state quattro e non tre, l’ultima fatale al giovane Alessio Di Giacomo. Una parte del materiale rimosso, circa cento chili di botti, e’ stata fatta esplodere dagli artificieri dopo il prelievo e il trasporto in un luogo sicuro della zona. Si tratta di botti pericolosi, alcuni dei quali in confezioni bruciate dalle fiamme divampate ieri. La parte restante del materiale gia’ rimosso e portato via da Villa Cipressi, circa 350 chili, e’ finita in deposito, trattandosi di materiale non a rischio. Altro ancora si trova nella zona del disastro e il magistrato dovra’ decidere se andrà rimosso.

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