video » Tragedia Villa Cipressi, l’ultimo saluto alle vittime

digiacomoPer un’intera comunità, che va ben oltre i confini di Città Sant’Angelo, Alessio, Mauro, Federico e Roberto Di Giacomo erano, e resteranno, i re dei giochi pirotecnici, i più bravi, i custodi di un’arte antica e affascinante che regala a ogni paese l’evento atteso un anno: i fuochi d’artificio. A salutarli, alla chiesa di Sant’Agostino, a Marina di Città Sant’Angelo, c’erano oltre tremila persone, che hanno accolto le quattro bare con un commosso applauso. Ad officiare la funzione funebre, nel piazzale all’aperto, è stato l’arcivescovo della Diocesi di Pescara-Penne Tommaso Valentinetti, affiancato dal parroco della chiesa di Sant’Agostino Camillo Lancia. Numerose le autorità civili e militari presenti, tra cui il Prefetto di Pescara Vincenzo D’Antuono, il Questore Paolo Passamonti e il comandante provinciale dell’Arma il colonnello Marcello Galanzi. Nelle prime file anche il presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano, quello della Provincia Guerino Testa, il sindaco di Città Sant’Angelo Gabriele Florindi, i primi cittadini di Pineto, Silvi, Montesilvano e di molti altri centri della provincia, oltre a una delegazione del comune gemellato di Nicolosi, in provincia di Catania. Listato a lutto il gonfalone del comune di Città Sant’Angelo, dove è stato proclamato il lutto cittadino e i negozi hanno tenuto le saracinesche abbassate. All’ingresso della via che porta alla chiesta campeggiava lo striscione lungo diversi metri comparso ieri sugli spalti dello stadio Adriatico durante l’amichevole Pescara Monaco, con la scritta “vicini alla famiglia Di Giacomo”. Vicine, le tremila perrsone, anche ai vigili del fuoco, alla cui delegazione la folla ha tributato un altro sentito applauso. Poi è stato solo silenzio e dolore.


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