Un bilancio già pesante, destinato comunque ad aumentare con il prosieguo delle ricerche dei dispersi. Dei 478 nomi della lista ufficiale almeno 38 passeggeri mancano ancora all’appello, mentre sarebbero tutti salvi i 44 italiani. Vento, onde e mare in burrasca hanno sin da subito complicato le operazioni di soccorso, cominciate con le perlustrazioni aeree del Norman Atlantic in fiamme realizzate dall’Atr42 della Guardia Costiera di Pescara, giunto immediatamente sul posto per sovrintendere e coordinare le operazioni necessarie per il recupero dei naufraghi. L’Atr42 del 3° nucleo aereo della Guardia Costiera di Pescara, riferisce il comandante Luigi Amitrano, prevede la presenza di sette membri dell’equipaggio per volta, che si danno il cambio per consentire un intervento 24 ore su 24. Ora a bordo del traghetto non c’è più nessuno, stavolta l’ultimo a lasciare la nave, come impongono le regole del mare, è stato il comandante. Continuano invece le ricerche dei dispersi. Il fuoco era divampato dal garage alle 4.30 di domenica mattina, quando il traghetto, partito da Patrasso e diretto ad Ancona, era al largo delle acque tra la Grecia e l’Albania. L’evacuazione e il conseguente recupero dei passeggeri sono stati portati a termine in elicottero e completati nel primo pomeriggio. I primi naufraghi sono arrivati sani e salvi a Bari, dove ha attraccato la nave mercantile portacontainer Spirit of Piraeus battente bandiera di Singapore con a bordo una parte dei passeggeri del Norman Atlantic.
Il Ministero degli Esteri ha reso operativi due numeri di telefono. Per informazioni contattare Capitaneria di Porto – Guardia Costiera 06.59083426 mentre per le informazioni su passeggeri stranieri contattare la Sala Operativa dell’Unità di Crisi al numero 06.36225.
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