“Il ministro Delrio ha mostrato interesse per le tematiche proposte, ma ha spiegato che non sono di stretta competenza del suo settore” – è quanto riferito dagli ambientalisti che a Pescara hanno incontrato l’esponente del Governo Renzi per spigargli la loro posizione sulla questione legata alla cosiddetta “deriva petrolifera” in Abruzzo. Gli ambientalisti hanno anche ribadito a chiare lettere che “il ministero dello Sviluppo Economico ha questo nome non a caso; non si chiama, infatti ministero dello Sviluppo Petrolifero” e hanno ricordato che “gli abruzzesi da anni stanno scendendo in piazza per dimostrare le loro scelte, come faranno ancora una volta a Lanciano sabato 23 maggio”. Wwf, Legambiente, Arci, Marevivo, Fai e Italia Nostra sfileranno ancora una volta dietro allo slogan “No al Petrolio, Si al Parco Nazionale della Costa Teatina” come hanno già fatto il 13 aprile del 2013, quando a Pescara si concentrarono decine di migliaia di persone, in quella che è stata definita come la più grande manifestazione mai promossa in Abruzzo. A conclusione dell’incontro il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, si è impegnato a organizzare, quanto prima, un confronto diretto fra le associazioni presenti e il ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi.
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