Truffa e tentata estorsione. Queste le accuse per Marina Girardelli, 42 anni di Voghera, e Giancarlo Francescon, 57 anni di Milano, quest’ultimo già noto alle Forze dell’ordine per frodi connesse all’utilizzo di valori bollati falsi, entrambi posti ai domiciliari dal Gip Fausto Cardella a conclusione di un’indagine della Guardia di Finanza dell’Aquila e coordinata dal Pm Simonetta Ciccarelli. I due avrebbero truffato un imprenditore aquilano in grave stato di difficoltà economiche, promettendogli un’ingente immissione di liquidità nelle casse sociali, una volta assunto il controllo dell’azienda. In realtà l’obiettivo dei due truffatori era quello di conseguire illecitamente denaro spendendone il nome presso banche e finanziarie e, in una fase successiva, indurre la vittima a ricomprare le quote della società ad un prezzo molto più alto del loro valore per togliere il disturbo. La vicenda inizia a marzo scorso quando i due, appena insinuati nell’azienda specializzata nella fornitura di materiale per l’edilizia ed operante nel grande business della ricostruzione, hanno promesso l’afflusso “cash” di un milione di euro di capitale fresco, l’ampliamento degli affari nel cratere sismico e, addirittura, prospettando l’ingresso dell’azienda nelle commesse edilizie legate all’Expò 2015 a Milano. In realtà promesse vane per l’imprenditore al quale sono stati chiesti 330 mila euro per riottenere le quote della società di fatto scippata, per altro minacciandolo attraverso l’intervento di un pregiudicato napoletano.