Truffa posti di lavoro all’Ud’A, i cinque non rispondono

Chieti copiaSi sono avvalse della facoltà di non rispondere le cinque persone arrestate dai carabinieri per aver promesso, millantando credito presso i vertici dell’ateneo, posti di lavoro fantasma all’Università d’Annunzio, in cambio di somme di denaro. L’interrogatorio di garanzia si è svolto dinanzi al gip del Tribunale di Chieti Paolo Di Geronimo. Ai domiciliari erano finiti, con le accuse truffa, millantato credito e sostituzione di persona, Luciano Di Odoardo, 69 anni, già dirigente della Asl Lanciano-Vasto-Chieti oggi dirigente dell’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente, Patrizia Marino, 45 anni, impiegata dell’Asl, Pamela Magno, 32 anni, disoccupata e figlia della Marino; Marco Marino, 55 anni, disoccupato e fratello di Patrizia, e Maria Concetta Vadini, 56 anni, disoccupata, tutti di Ortona. Due i denunciati a piede libero. E’ stata la denuncia presenta da due genitori a far scattare le indagini coordinate dal pm Giuseppe Falasca: a pagare sarebbero stati gli stessi genitori, nella speranza di garantire un posto di lavoro ai figli. Una coppia è arrivata a sborsare 28.500 euro; richieste di denaro giustificate, secondo gli inquirenti, anche con il pagamento di non meglio specificate tasse d’iscrizione a corsi non dettagliati. I cinque restano agli arresti domiciliari.

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