Tunisi: teramani scampati alla strage. Anche il collega Federico Di Luigi

FascinosaC’era anche il nostro collega Federico Di Luigi con una ragazza di Giulianova ed una famiglia di Roseto degli Abruzzi sulla Costa Fascinosa. Stanno tutti bene. La famiglia di Roseto, composta da padre, madre e figlioletta di pochi anni, aveva fatto una breve escursione a Tunisi ma non era andata al museo del Bardo, evitando il fuoco dell’Isis. I familiari sono riusciti a mettersi in contatto dopo qualche ora dalla sparatoria. I due giovani, invece, non erano andati al museo ed erano risaliti sulla nave, apprendendo di quanto accaduto dal comandante. Ora tutti stanno raggiungendo Barcellona. A raccontare la drammatica esperienza del nostro collega e della fidanzata Michela è il padre di Federico, Luciano Di Luigi, che ha sentito il figlio al telefono prima che la nave salpasse alla volta di Barcellona, dove è attesa in serata: “Federico ieri mattina non era sul bus che portava altri passeggeri al museo perché lui e la fidanzata avevano scelto di fare un giro di Tunisi in libertà, hanno preso un taxi e al rientro sulla nave hanno capito cosa fosse successo nell’altra parte della città”.
I genitori, saputa la notizia dell’attacco terroristico a Tunisi in cui erano rimasti coinvolti altri turisti del loro gruppo, hanno raccontato: “Abbiamo cominciato a telefonare ma non siamo riusciti a metterci in contatto con Federico. Allora abbiamo cercato il contatto sia con la società armatrice che con la Farnesina ma nessuno è riuscito a darci particolari o notizie su nostro figlio, ci hanno solo tranquillizzato. Poi per fortuna siamo riusciti a parlare con lui e siamo usciti da un incubo”. Tra i passeggeri abruzzesi della Costa Fascinosa anche una famiglia di Pescara ‘salvata’ dai bambini. Non avevano voglia di visitare il museo e i genitori hanno cambiato programma adeguandolo alle loro esigenze, rientrando alla nave prima del previsto. Solo dalla Tv hanno appreso dell’attentato. Hanno 
fatto sapere che stanno bene. 

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