Turismo: Cresa, ancora troppe zavorre per decollo in Abruzzo

spallone dario

turismoDopo le pubblicazioni realizzate nel 1995 e nel 2004, il Cresa torna ad analizzare le dinamiche e caratteristiche del fenomeno turistico regionale, arricchendo per la prima volta l’analisi dei dati ufficiali con indagini realizzate ad hoc, volte ad approfondire aspetti non diversamente indagabili. “In tal modo – sottolinea il direttore Francesco Prosperococco – il Centro Regionale di Studi e Ricerche economico-sociali del sistema camerale abruzzese, proseguendo nella strada segnata gia’ qualche anno fa e orientata alla produzione di dati propri rilevati direttamente sul campo, ha potuto raccogliere ed analizzare informazioni quantitative e qualitative necessarie per comprendere la capacita’ competitiva del sistema turistico regionale”. “L’immagine che ne emerge – commenta il presidente Lorenzo Santilli – e’ di una regione che, nonostante i molti sforzi fatti sia dal sistema pubblico che da quello delle imprese, continua ad essere affetta da vizi di fondo che ne impediscono un vero sviluppo turistico. Mancanza di programmazione e di azioni coordinate e continuative coerenti, forte spirito campanilistico, pastoie burocratiche e molto altro ancora sono le zavorre che impediscono il decollo in senso turistico di una regione che soffre il grave handicap di essere inserita in un Paese disseminato di bellezze artistiche e naturali e ricco di tradizioni, nel quale per richiamare turisti non basta essere ‘belli’ ma e’ necessario comunicare ed offrire un’esperienza di vacanza nella quale valga la pena di impiegare il tempo libero”. Stando ai dati del Cresa nel 2012 l’Abruzzo fa registrare 1,6 milioni di arrivi e 7,3 milioni di presenze, pari rispettivamente all’1,5% e all’1,9% del totale nazionale. Particolarmente scoraggiante e’ il dato riguardante i turisti stranieri, che rappresentano il 12,2% degli arrivi e il 14,2% delle presenze, quote assai inferiori a quelle nazionali (entrambe 47%). Gli alberghi, con l’80,6% degli arrivi e il 66,7% delle presenze, mostrano una capacita’ di attrazione dei turisti allineata alla media Italia. Nel periodo 2001-2012 gli arrivi turistici aumentano del 19,8%, meno che a livello nazionale (+26,9%), le presenze del 8,8% e la permanenza media, pur essendo scesa da 5,1 a 4,6 giorni, resta superiore alla media nazionale (3,7 giorni). Tale dinamica e’ la risultante di andamenti assai diversi nel corso del periodo considerato: rispetto alla media nazionale, tra il 2001 e il 2008 il turismo in regione aumenta in modo piu’ consistente, precipita nel 2009, annus horribilis per la regione anche sotto il profilo turistico, e tra il 2010 e il 2012 riprende a crescere nel complesso senza riuscire pero’ a riguadagnare i livelli del 2008.

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