Turismo: l’Abruzzo scommette sul vino

BERGODI

vinoDalla vacanza multidimensionale al distretto come sistema turistico, dalla cultura del cibo al ruolo delle piccole e medie imprese, dalla tassa di soggiorno alla comunicazione on line, fino alla “continuità'” e “congruità'” paesaggistica, lo stato dell’arte del turismo enogastronomico tra sfide e opportunità’ sarà protagonista del Forum Nazionale “Strade del Vino e Distretti Enogastronomici”.
Una tre giorni, organizzata dall’Associazione Citta’ del Vino in collaborazione con l’Assessorato al Turismo della Regione Abruzzo, che vedrà coinvolta dal 21 al 23 giugno il territorio della Provincia di Chieti, per un rilancio del ruolo strategico del settore e dei territori d’origine del made in Italy.A presentare l’evento ma soprattutto lo spirito che ha fatto scommettere sul turismo del vino, anche con eventi di questo genere , questa mattina a Perscara il referente regionale “Città del vino” Fabrizio Montepara e l’assessore regionale al turismo Mauro Di Dalmazio convinti che : ” l’Abruzzo possa guadagnarsi davvero un prezioso posto al sole, anche nel panorama internazionale, nel turismo di qualità che sappia per questo coniugare tipicità enogastronomiche e agricole con paesaggi mozzafiato e accoglienza professionale e amichevole al tempo stesso!”.

E L’EXPORT VINICOLO VOLA
“Nel primo trimestre 2013 il vino abruzzese ha fatto registrare straordinari risultati nelle esportazioni con un +16,7% rispetto all’anno precedente e soprattutto attestandosi tra le prime regioni in Italia con l’incremento maggiore, facendo meglio di colossi come il Veneto, il Piemonte o la Toscana”. E’ quanto dichiara l’Assessore regionale alle Politiche agricole, Mauro Febbo commentando i dati Istat relativi ai primi tre mesi di quest’anno che hanno confermato ancora una volta il ruolo primario dell’agroalimentare abruzzese, punta di diamante della nostra economia. “Il volume dell’export del nostro vino – sottolinea Febbo – ha superato abbondantemente i 28 milioni di euro nel periodo gennaio-marzo, mentre nel 2012 aveva fatto registrare poco più di 24 milioni di euro. Un risultato raggiunto grazie soprattutto al decisivo incremento degli scambi commerciali con alcuni Paesi emergenti che rappresentano uno sbocco privilegiato per le nostre eccellenze enogastronomiche. Basti pensare che il Brasile, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ha fatto registrare un aumento del 421%; la Cina conferma il suo grande apprezzamento per i nostri vini con un +198%, la Corea del Sud segna +358% e l’Australia +307%, ma notizie molto positive con incrementi rilevanti arrivano anche da Taiwan, Repubblica Dominicana, Hong Kong e Filippine. Si confermano solidi anche i mercati tradizionali come Canada (+32%), Svezia (+33%), Austria (+62%) e Belgio (+35,92%). “Se l’agroalimentare resta un baluardo per la nostra economia, il nostro vino in particolare dimostra una grande capacità sia in termini di crescita sia di mantenimento delle quote di mercato. Questo vuol dire che si è ormai consolidata la consapevolezza del consumatore estero sull’assoluta qualità dei nostri prodotti, frutto della professionalità, della passione e delle grandi capacità delle nostre aziende. Grazie alle nostre eccellenze esportiamo in tutto il mondo la nostra cultura, le nostre tradizioni, il nostro territorio: elementi che costituiscono un patrimonio inestimabile e inimitabile. Per questo anche come Amministrazione regionale dobbiamo continuare a lavorare per perseguire importanti obiettivi anche in vista della nuova programmazione 2014/2020. Un fattore importante a livello strategico, che ci ha permesso di ottenere ottimi risultati in questi anni – conclude l’Assessore regionale – è rappresentato sicuramente dalla promozione e in questo senso crediamo fermamente nella partecipazione ai grandi eventi internazionali come il Vinexpo, in programma in questi giorni in Francia, e il prossimo appuntamento rappresentato dal Summer Funcy Food di New York”.

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