Ud’A- Il Rettore non risponde, i sindacati pronti alla sfiducia

udaAnche una raccolta di firme per sfiduciarlo in Senato Accademico, il primo alla ripresa dei lavori di settembre, all’indirizzo del Rettore Di Ilio. Ha questi connotati a dir poco esplosivi, nonchè senza precedenti nella storia della d’Annunzio, l’ultima trapelata indiscrezione sulle scelte sindacali al vaglio in queste roventi ore di fine agosto. Decisione di certo accelerata dal silenzio di Di Ilio non rotto nemmeno dopo il documento congiunto redatto dalle segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil col quale gli si chiedeva “semplicemente” un imminente e urgente incontro sulla vicenda IMA. Dal Magnifico ad oggi nessun segnale distensivo o rassicurante. Soprattutto: nessuna convocazione del tavolo. Forse anche per questo, è scattata la deadline  alla d’Annunzio. Sollecitavano, con un breve, lapidario e belligerante comunicato a tre firme, un incontro con lui e solo con lui, il Rettore, le segreterie romane dei sindacati di categoria: “A seguito delle dichiarazioni a mezzo stampa del Suo DG e del Suo delegato alle relazioni sindacali inerenti una espressa volontà di non convocare un tavolo negoziale – motivavano il 22 agosto la richiesta dell’ incontro Cgil, Cisl e Uil immaginando di rivolgersi alla massima autorità accademica alla d’Annunzio di Chieti-Pescara. Lui, Carmine di Ilio, che sin dai primi velenosi scambi di missive, e accuse, tra dg e sindacati ha sempre preferito la morbidezza di quello che si dice un profilo basso manifestando, tuttavia, più volte l’intenzione di voler perorare la causa del confronto. Del resto, a giudicare dalla delicatezza della questione ( parliamo di cifre che vanno dalle 300 alle 500 euro in busta paga già cancellate dal cedolino di agosto degli oltre 300 amministrativi Ud’A) è sempre parsa a tutti, o forse quasi, la scelta più ovvia e di buon senso quella di evitare fratture e barricate provando prima almeno a dialogare. Laddove, tuttavia, i sindacati, prima con le segreterie locali poi con quelle nazionali, hanno sempre e solo chiesto “un tavolo negoziale per capire, confrontarsi e prendere decisioni corali e condivise”, i piani alti di via dei Vestini glissano e nicchiano quando non polemizzano. Di poche ore fa, intanto, la conferma di un nuovo duro documento sindacale che leggiamo insieme a voi: “La Vostra non conoscenza su cosa siano le corrette relazioni sindacali è tale che l’apparente cordialità che avete finora usato ci dà una forte impressione di offesa”. Fanno riferimento ad una lettera del 6 agosto, Cgil, Cisl e Uil, nella missiva odierna sottolineando contratti, leggi e documenti che “continuano ad esser ignorati”, domandandosi ” che cosa ha fatto, in tutti questi mesi, il Collegio dei Revisori” e parlando di ” un ateneo precipitato nel disastro e nell’ illegalità”. Chiedono di prender visione di taluni verbali e documenti ispettivi ( del MEF per la precisione) e concludono con una sorta di… inno all’IMA: ” é viva e vegeta e dovrà essere ripristinata – chiude la nota sindacale di oggi – e in attesa di certe risposte attendiamo soprattutto la data del tavolo negoziale”.

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