Ud’A- Inaugurazione senza contestazione

udaNon è successo nulla. Alla cerimonia di Inaugurazione dell’Anno Accademico alla d’Annunzio non è accaduto assolutamente nulla. Se ne sono tornati, a casa o nei vari dipartimenti e uffici, di certo a bocca asciutta quanti vi si erano recati convinti che avrebbero assistito ad una cerimonia tanto solenne quanto contestata e fischiata. Nulla di tutto ciò, nulla di neppure vagamente simile alla scorsa inaugurazione quanto i tecnico- amministrativi, già in stato di agitazione per la vicenda dell’Ima, avevano sfilato con le t-shirt in difesa dei loro salari fischiando a più riprese il discorso del Magnifico Di Ilio fino ad interromperlo tra l’imbarazzo visibile sul suo volto e palpabile tra gli altri presenti. Lungi dal voler far passare un messaggio intriso di rassegnazione, i sindacati (rappresentanti degli oltre 300 amministrativi sul piede di guerra da ormai sei mesi) hanno preferito una linea più diplomatica, ma al tempo stesso per molti “troppo morbida” specie alla luce della escalation di denunce, diffide e tutto quanto ha caratterizzato gli ultimi mesi di vita del belligerante esercito dei non docenti. In realtà, i sindacati una manifestazione l’hanno organizzata eccome: hanno invitato, con una mail congiunta indirizzata a tutti gli iscritti e più in generale agli amministrativi, a disertare la cerimonia continuando a lavorare ciascuno nel proprio ufficio e di fatto svuotando di solennità il momento più importante per la vita di un Ateneo quale è la cerimonia di Inaugurazione dell’Anno Accademico. Evento diventato negli anni momento di vetrina e passerella, ma anche e soprattutto di prestigio per gli invitati e i premiati con l’Ordine della Minerva. Evento al quale nessuno mai è mancato tanto da lasciare spesso in piedi la stampa che, invece, quest’anno ha potuto scegliere dove accomodarsi. Il primo a prender la parola è il Magnifico Rettore Carmine Di Ilio: un lungo, accademico, articolato discorso il suo che solo in un breve passaggio fa accenno a quanto sta accadendo alla d’Annunzio da agosto parlando esplicitamente di ” anno difficile per le tante scelte necessarie, dolorose, impopolari ma importanti per il futuro dell’Ateneo”. E’ sempre il Rettore a definire il cambiamento in corso “talmente necessario da non poter subire rallentamenti di nessun genere” aggiungendo parole di lode per il “risanato bilancio capace di rendere la d’Annunzio sempre più solida”. Poi è la volta degli altri interventi: dopo quello del Prof. Di Plinio Ordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico, tocca ad Anna Scimione contro la quale appena ieri sera i sindacati ( CGIL, CISL, UIL,CISAPUNI, CISAL)  si erano schierati e scagliati scrivendo, in un documento congiunto, che “la collega chiamata ad intervenire con un discorso alla cerimonia in rappresentanza del personale tecnico- amministrativo lo faceva senza alcun mandato dal suddetto personale”. La Scimione parla, ripercorre le vicende relative all’Ima sottolinenando il senso di abbandono che questa fetta di  lavoratori della d’Annunzio hanno provato, provano e proveranno finchè non verrà restituita loro quella che definisce “dignità anche economica”. La Scimione, insomma, non ha parlato ai suoi colleghi perchè assenti per protesta avendola, tra l’altro, destituita di ogni forma di rappresentanza della categoria. Intorno alle 10. 30 viene, quindi, diramato un comunicato sindacale che raggiunge la stampa via email: titolato la Contro-Inaugurazione, il documento ribadisce che “lo stato di agitazione non è mai cessato”, che “ogni tentativo di ripristinare un minimo di dialogo tra le parti è quasi esclusivamente frutto della paziente disponibilità dei sindacati”, che “è sempre assai fondato il timore che ogni promessa resti sulla carta” ( anche la più recente venuta fuori appena l’altro ieri, martedì 20, da un tavolo convocato in extremis  dal Rettore forse al fine di calmare gli animi più rivoltosi alla vigilia della cerimonia di oggi). Un documento che trasuda rabbia e speranza al tempo stesso, due pagine fitte di interrogativi che angosciano i 350 amministrativi Uda da agosto, un comunicato indirizzato di certo alla stampa ma non solo ad essa! Significativo l’incipit: “l’assenza del personale tecnico- amministrativo vuole rappresentare un dissenso politico-sindacale rispetto alla governance dell’Ateneo nei termini in cui viene condotta dal Magnifico Rettore e dal Direttore generale”. In video, perchè malato nella sua casa milanese, il commosso discorso di ringraziamento dell’artista abruzzese Alfredo Paglione insignito dell’Ordine della Minerva. Brillantissimo, simpatico da morire specie quando ringrazia, forse sbagliandosi davvero forse no, l’Università dell’Aquila anzichè la d’Annunzio di Chieti-Pescara, l’altro insignito di oggi ossia il fotoreporter Tony Vaccaro: molisano di nascita, legato alla nostra terra d’Abruzzo come ha ricordato nel suo discorso, personaggio la cui fama artistica è nota in ogni angolo della Terra.

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