Ud’A- Quando un bagno diventa “regno” di muffe e lucertole

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logo uda copiaChiuso, interdetto da sei mesi circa e ormai preda di muschi, funghi, muffe e lucertole. Così ci si è mostrato, questa mattina, il bagno a piano terra del Polo didattico distaccato della d’Annunzio di Pescara in via Tirino. Inservibile da mesi, segnalato da docenti e studenti ai vertici universitari, difficile definirlo in questo stato un bagno univerisitario: siamo al piano terra di una struttura a due piani dove a pieno regime circolano, tra esami e lezioni, fino a 500 persone tutte insieme. Un bagno che se non chiuso a chiave è comunque inutilizzabile: impossibile, avendoci provato noi stessi, permanere per più di qualche istante per quanto è forte e nauseabondo il fetore di muffa. Per non parlare del colpo d’occhio davvero da terzo mondo e delle file che si creano in certi giorni e in certi orari quando docenti e studenti si ritrovano ad aspettare il proprio turno per usufruire dell’altro unico bagno in servizio: per tutti indistitamente, maschi e femmine, docenti, uscieri e ragazzi. Questo è ciò che da mesi, almeno sei ci dicono, accade alla d’Annunzio di Pescara: ” Come se non bastasse dover fare a piedi, poco cambia se con la pioggia dell’inverno oppure col gran caldo di inizio estate, quei due,tre chilometri che separano il polo di viale Pindaro da questa sorta di sede distaccata, il tutto spesso anche più volte al giorno- ci dice un gruppetto di studenti alle prese con la preparazione di uno scritto di lingua straniera-. Dove vanno a finire le tasse che paghiamo se non riescono a rendere agibile nemmeno un bagno?”. E dire che ogni anno, da diversi anni ormai, la d’Annunzio corrisponde diverse centinaia di migliaia di euro di affitto al proprietario dell’immobile di via Tirino di cui stiamo parlando.

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