Prima del 6 aprile 2009 il complesso monumentale delle Anime Sante, diventato simbolo del sisma per la cupola della Chiesa che crolla davanti alle telecamere, ospitava la libreria delle suore Paoline. Oggi è stato ristrutturato ed è tornato al suo splendore originario, il pavimento risollevato e le volte – realizzate nel 1775 e poi affrescate dal Patini nel 1800 – riscoperte dopo anni in cui erano rimaste coperte dal cartongesso. Per ristrutturare l’intero complesso monumentale ci sono voluti 1,7 milioni di euro, ma ora per procedere con il restauro della volta affrescata dal Patini ci vorranno donazioni provati, che ancora non ci sono. L’emozione avvolge chi entra in cerca di preghiera. E’ qui dentro che è stata realizzata la “Cappella della memoria” dedicata alle vittime del sisma: già ammontano a 250mila euro le risorse raccolte grazie ai privati, la somma rimanente per coprire i costi verrà dalle donazioni dei fedeli e dei cittadini. Perché la “Cappella della memoria” è di tutta la comunità. L’altare, realizzato in pietra bianca di Poggio Picenze, ha la forma tipica del simbolismo cubico medievale della croce chiusa, con inciso il bassorilievo dell’Angelo della Resurrezione, ed è sovrastato dallo splendido crocifisso riproduzione di quello settecentesco di San Marco. Alle sue spalle, l’affresco “Salus populi aquilani”, salvezza del popolo aquilano, la Madonna che veglia sugli aquilani dal sisma del ‘700. Tutti gli elementi della cappella dedicata alle vittime sono stati donati da benefattori privati. Colpiscono le lapidi con i nomi scolpiti dei 309 angeli del terremoto. A loro è dedicata la prima messa il 6 aprile alle 12. Qualche giorno dopo, il 10 aprile, in vescovo metropolita Giuseppe Petrocchi consacrerà l’altare. Una messa commemorativa delle vittime si terrà tutti i sabati alle 11 all’interno della “Cappella della memoria”.