video » Una risoluzione e 14.000 firme in difesa della Senologia di Ortona

Firme senologiaViene in mente la sollevazione popolare per la vicenda del primario di Urologia del “Mazzini” di Teramo, Carlo Vicentini, poi reintegrato al suo posto da giustizia amministrativa e proteste ma in questo caso l’onda d’urto nei confronti della ASL Lanciano –  Vasto- Chieti per il declassamento della Senologia del “Bernabeo” di Ortona è stata più composta ma anche più corposa. E’ passata per le 14.000 firme, ovvero una cittadina di media grandezza, raccolte dalle associazioni ISA di Pescara e Gaia Onlus (12.000 la prima, 2.000 la seconda) che ieri sono state consegnate all’Aquila al termine di un incontro con il presidente Chiodi e con i capigruppo del Consiglio Regionale. E verosimilmente è stata questa massiccia mobilitazione di donne, ma non solo loro hanno firmato la petizione in difesa del reparto diretto dal professor Ettore Cianchetti, a convincere la massima assise abruzzese ad approvare all’unanimità la risoluzione presentata dal consigliere di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo. In aula, ancora una volta, non sono mancate le polemiche tra Mauro Febbo, assessore di Forza Italia, e Camillo D’Alessandro, capogruppo del PD. Oltre ai promotori delle petizioni, invece ha espresso soddisfazione Acerbo che però, non convinto dalle risposte di Chiodi e Venturoni, ha sottolineato la necessità  di non abbassare la guardia nei confronti della decisione presa dal manager della ASL teatina, Zavattaro per il quale oggi il consigliere regionale Emilio Nasuti ha chiesto l’audizione in Commissione Sanità assieme al professor Cianchetti. “E’arrivato il momento di fare chiarezza sulla vicenda: da un lato il primario Cianchetti sostiene che l’unità è stata declassata, dall’altro il manager Zavattaro dice che non è cambiato nulla” – ha spiegato Nasuti che ha sollecitato l’audizione congiunta.


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