Non è colpa del ritorno al pagamento delle tasse universitarie, ripristinato dopo l’interruzione post -sisma, il motivo per cui c’è stato un crollo del 40% delle immatricolazioni scese a poco più di duemila quest’anno nell’ateneo aquilano. Tutta colpa, invece, dell’introduzione del numero programmato in quattro corsi di laurea: Scienze motorie (che era a numero chiuso anche prima del sisma), Psicologia, Biotecnologie e Biologia (che fino all’anno scorso erano a numero aperto). Una decisione alla quale non si poteva sfuggire per precise indicazioni del governo, chiarisce la rettrice, Paola Inverardi. La quale cerca di smussare le polemiche, precisa che il dato degli immatricolati complessivi è molto più confortante di quelli cosiddetti “puri” e invita, adesso, a lavorare per far rimanere gli studenti all’Aquila fino al termine del percorso di studi.
Sii il primo a commentare su "Università L’Aquila, preventivato il calo degli iscritti"