Un destino beffardo per Daniela Marchi, 53 anni di Roma, strangolata dal suo compagno la sera dell’8 marzo, nel giorno in cui si celebra la festa della donna. Ma per lei nessuna mimosa, soltanto l’ennesimo litigio, come già da troppo tempo accadeva, questa volta con un tragico epilogo. Erano circa le 22.30 quando Il suo uomo, Joseph Martella, 57 anni, al culmine di una furente discussione, probabilmente per motivi economici, ha preso un filo elettrico nero e l’ha strangolata in questo appartamento al secondo piano in Via De Filippo 10, zona Vasto Marina. Un breve ma fatale raptus, pensando fosse ancora viva, ha chiamato la Croce Rossa dicendo “Aiutatemi ho strangolato la mia compagna!”, poi ha chiesto aiuto ai condomini del terzo piano, due ragazzi che hanno atteso l’arrivo dei soccorsi. Lo scenario, per gli agenti del Commissariato di Vasto coordinati dal vice questore Alessandro Di Blasio giunti sul posto, é stato terribile: L’uomo tremolante, seduto sul divano in evidente stato di choc, la vittima riversa sul pavimento vicino alla finestra. Joseph Martella ha raccontato tutto nei minimi particolari agli agenti, salvo poi trincerarsi nell’assoluto silenzio davanti al Sostituto Procuratore Giancarlo Ciani, su indicazione del suo legale Massimo Baccalà: “Lo vedrò nel pomeriggio per mettere a punto una strategia difensiva e capire come e perchè si sia potuto verificare un simile delitto – ha riferito alla stampa l’avvocato – é stato lui a consegnarsi spontaneamente, dopo aver chiamato i soccorsi.” Joseph Martella e Daniela Marchi stavano insieme da tanto tempo, lui ha due figli avuti da una precedente relazione, e viveva di lavori saltuari, l’ultimo in un bar di San Salvo, da non molto tempo avevano deciso di convivere in un appartamento preso in affitto. Figlio di migranti in Francia aveva anche qualche precedente e faceva parte della banda Cozzolino, noto pregiudicato campano. Martella dopo la convalida é stato rinchiuso nel carcere di Torre Sinello a Vasto, domani mattina il medico legale Pietro Falco effettuerà l’autopsia, martedi, molto probabilmente, l’interrogatorio di garanzia davanti al Gip.