video » Vendemmia 2013, l’anno dei bianchi

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uvabiancaIl 2013 sarà un’annata da ricordare per quel che riguarda i bianchi: Trebbiano, Cococciola, Malvasia, Passerina, ma soprattutto il Pecorino. Ne sono certi gli esperti in vista della vendemmia che vedrà impegnate da oggi le principali aziende vitivinicole abruzzesi. “Le maturazioni ritardate se per certi aspetti possono essere un’arma a doppio taglio – spiega il noto enologo Riccardo Brighigna – in questo caso costituiscono un’ottima garanzia di qualità, anche per via delle escursioni termiche registrate tra la notte ed il giorno che conferiranno ai nostri bianchi un aroma inconfondibile.” Sui rossi ancora presto per fare previsioni anche se – spiega ancora Brighigna – non dovrebbero esserci precipitazioni importanti tra settembre ed ottobre e questo dovrebbe assicurare massima qualità anche per le varietà a bacca rossa. Sotto il profilo della produzione si prevede un’annata nella media con un incremento tra il 5 ed il 10% per quel che riguarda i vitigni precoci. “Rispetto alle scorse annate – sottolinea invece Tonino Verna presidente del Consorzio di tutela dei vini abruzzesi – non correremo il rischio di eccessiva acidità grazie le condizioni climatiche benevole, mentre per i rossi tutti con gli occhi al cielo ed incrociamo le dita, ma i segnali sono estremamente positivi.” Il settore vitivinicolo abruzzese si conferma in controtendenza rispetto alla crisi generale e questo principalmente grazie all’ottimo lavoro delle nostre aziende – spiega ancora Verna – che hanno investito molto sull’aspetto tecnico assicurando altissimi valori qualitativi al prodotto.” “Stiamo raccogliendo i frutti di un ottima politica regionale per l’intero comparto vitivinicolo – aggiunge l’assessore regionale all’agricoltura Mauro Febbo – ma non ci fermiamo qui: grazie alla nuova programmazione europea ci prepariamo anche a creare le basi per incentivare l’occupazione nel settore con i fondi cosiddetti per il primo insediamento, questo in virtù dei segnali che ci giungono riguardo ai giovani sempre più indirizzati a cercare opportunità in questo settore: due dati su tutti il 20% in più d’iscrizioni presso gli Istituti Agrari e l’alta percentuale, 65% per l’esattezza, di collocazione per gli studenti che provengono da corsi di laurea in Agraria.” In sostanza anche per l’immediato futuro l’intero comparto vitivinicolo abruzzese destinato ad essere uno dei settori trainanti dell’intera economia regionale.


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