Avezzano – La vendita era nell’aria e la conferma arriva sul sul Web. Ora si può dire che, c’era una volta la Micron di Avezzano. Una favola finita, appunto, come testimonia anche il sito della multinazionale delle memorie, che ha tolto dalla mappa  delle sedi europee lo stabilimento abruzzese, il più grande che avevano nel Vecchio Continente, lasciando per ora solo un riferimento (http://it.micron.com/micron-in-italy/locations).Contemporaneamente, da qualche giorno sulla home page della tedesca LFoundry, viene indicata come propria sede italiana quella marsicana, con tanto di foto sulla home page sia del palazzo direzionale sia dello stabilimento dell’ormai ex Micron di Avezzano (http://www.lfoundry.com/index.php?id=255&L=5).
Dal web arrivano, dunque, le conferme ufficiali dell’avvenuto definitivo passaggio di proprietà, per quei pochi che avevano ancora dubbi. Quella di Micron assume sempre più i contorni di una vera e propria “fuga dall’Abruzzo”. Il colosso dell’elettronica ha tagliato con dieci mesi di anticipo i ponti con la Marsica.
Mentre in queste ore si fanno sempre più forti i dubbi sulla tenuta finanziaria dell’operazione. Li hanno  espressi anche le rappresentanze sindacali dello stabilimento,  ieri mattina  nel corso  della riunione convocata dalla direzione aziendale. Riunione nella quale sono state date indicazioni sul futuro dello stabilimento di Avezzano. Usciti dal faccia a faccia con la direzione ex Micron i sindacati hanno chiesto un nuovo urgente incontro al ministero dello Sviluppo proprio per avere garanzie sul futuro dei 1600 lavoratori marsicani.