Il Venerdì Santo, in Abruzzo, si incammina lungo le vie di città e paesi che si stringono attorno alla figura del Cristo Morto e di Maria Addolorata. Ieri si è ripetuto il rito della Passione di Gesù. Sono le Processioni del Venerdì Santo, più o meno antiche ma tutte sentite allo stesso modo dai fedeli che hanno scelto di seguirle. Si parte da Chieti, da una Processione storica e solenne capace di richiamare fedeli e curiosi da ogni angolo d’Abruzzo e non solo, si passa per Teramo con la Madonna dell’Addolorata alla ricerca del Figlio all’alba del Venerdì, per Sulmona e il tradizionale struscio cadenzato dei partecipanti e il Giovedì a Lanciano, gli Incappucciati, tra mistero e devozione, fino a L’Aquila a sfilare per le vie e le strade di una città che attende, dopo il terremoto, di risorgere e a Pescara, città moderna, che nel giorno del Venerdì prima di Pasqua sembra un’altra città. Del traffico e del caos non resta nulla tranne il silenzio della Processione a sfilare lungo le vie libere dalle auto. Rete 8, come tradizione vuole, ha seguito queste Processioni. Certo le iniziative religiose e sacre sono state molte di più in tutto l’Abruzzo, dai centri più piccoli fino alle città più grandi. Per i Cristiani il momento del Venerdì Santo è uno dei più sentiti e più intensi. Le Processioni che si vivono, perché la fede insegna che tra qualche ora ci sarà spazio per la vita, la Resurrezione del Cristo che possa coincidere con la rinascita di ogni fedele.

{avsplayer videoid=4219 }