Dialifluids, il 16 febbraio a Roma è lo snodo decisivo

DialifluidsSullo sfondo c’è la diatriba sindacale tra la RSU – UIL e la CGIL (che di certo non aiuta a rasserenare gli animi), c’è una situazione grave ma, soprattutto c’è un nuovo incontro a Roma, al MISE il 16 febbraio, dal quale potrebbe venire fuori qualche novità positiva. Ma per la Dialifluids di Canosa Sannita le speranze sembrano essere poche e le maestranze sono pronte a tornare sulle barricate. Se dal ministero non usciranno soluzioni che salvino i 100 posti di lavoro a rischio, anche la Regione (lo ha confermato il vice presidente Giovanni Lolli) alzerà il livello dello scontro con la Fresenius Medical Care, l’azienda tedesca proprietaria della Dialifluids, che dall’Abruzzo ha ottenuto tanto senza mai fare investimenti, arrivando alla decisione di chiudere definitivamente. Questo nonostante la produzione di sacche per pazienti in dialisi abbia un florido mercato. In passato si era vociferato di possibili acquirenti che però non si sono mai fatti avanti in forma ufficiale. Per cui, in ultima analisi, l’ultima strada percorribile potrebbe essere quella della riqualificazione del personale. Il 16 febbraio sarà snodo fondamentale: in mattinata al ministero, nel pomeriggio riunione di tutti i soggetti interessati (amministratori, sindacati e maestranze) per decidere il da farsi.

Sii il primo a commentare su "Dialifluids, il 16 febbraio a Roma è lo snodo decisivo"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato


*