Bollato come “assolutamente strumentale e contrario a qualsiasi corretta modalità di trattativa sindacale”. Così l’azienda rosetana Rolli Alimentari e Confindustria Teramo in merito allo sciopero indetto dalla Rsu e della Fai Cisl contro il passaggio del contratto dei dipendenti (circa 800 tra fissi e stagionali) da quello dell’industria alimentare a quello agricolo. Previsto per agosto, il passaggio comporterebbe una riduzione del salario mensile e la rinuncia a numerose tutele, normative e contributive. Il Gruppo e Confindustria chiedono “l’intervento delle istituzioni pubbliche per poter portare a termine una trattativa attualmente non gestibile, riservandosi ogni valutazione in merito”. Giovedì sera, intanto, nella sede dell’azienda si era tenuto un incontro tra gli amministratori della Rolli e il direttore dell’associazione di categoria, Nicola Di Giovannantonio. Al termine era stata siglata una nota in cui si sottolineavano i “passi avanti compiuti in favore di una positiva soluzione della vertenza e, in particolare, i punti dell’accordo raggiunto mercoledì alla presenza delle stesse organizzazioni sindacali, delle Rsu e dei rappresentanti dei lavoratori stagionali”. Convinti che non vi siano più molti margini di trattativa, affinchè l’attuale livello contrattuale dei dipendenti non venga trasformato, i lavoratori della Rolli di Roseto: il 21 giugno scorso il sindaco aveva anche organizzato un consiglio comunale straordinario, aperto alla cittadinanza, in occasione del quale il presidente D’Alfonso aveva garantito il proprio personale impegno umano e politico. Adesione totale allo sciopero ieri, nonostante fosse stato proclamato dalla sola Cisl: decisivo un tavolo fissato per martedì.
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