CHIETI – I dubbi di Ministero e sindacati, quanto basta per far slittare l’accordo sul piano di rilancio della Sixty di Chieti Scalo al 7 febbraio. Nel vertice di ieri pomeriggio a Roma tra Giampiero Castano, responsabile per il ministero del dipartimento per l’impresa e l’internazionalizzazione, i delegati nazionali di Cgil, Cisl, Uil, l’azienda nella persona del futuro amministratore delegato della Newco Sixty Paolo Bodo ed il direttore del personale Domenico Gentile, oltre al direttore di Confindustria Chieti Fabrizio Citriniti e gli assessori Alfredo Castiglione per la Regione, Mauro Petrucci per la Provincia ed Antonio Viola del Comune, tutte le perplessità del Ministero riassunte e condivise da Giuseppe Rucci della Filctem-Cgil: “Perchè il piano riparte con un fatturato da 13 milioni di euro, quando quello pregresso é di circa 118 milioni per i marchi Energie e Miss Sixty; perchè il bilancio 2012 non é stato ancora presentato e che fine hanno fatto i crediti esigibili del bilancio 2010 per complessivi 250 milioni verso i propri negozi?”. Domande che non hanno trovato immediata risposta rimandando il tutto al prossimo 7 febbraio termine ultimo per raggiungere l’accordo da stilare in una bozza dai dirigenti del Ministero e che verrà in un secondo momento vagliata dalle parti. Va ricordato che tra gli obiettivi dell’azienda il ritorno all’attivo nel prossimo triennio prevedendo a Chieti due Newco, una per i marchi fashion Miss Sixty ed Energie, e l’altra per i marchi sportivi Murphy&Nye e Refrigiwear, a intero capitale sociale del fondo panasiatico Crescent Hide Park, disposto anche ad intervenire sui capitali di società satellite abruzzesi per la fornitura alle Newco di servizi di logistica, produzione e prodotto.
{avsplayer videoid=3193}
Be the first to comment on "video » Vertenza Sixty: l’accordo slitta"