Che i riflettori sulla situazione Thales restino accesi. Sembrano chiedere, al momento, soprattutto questo i lavoratori del sito di Chieti Scalo da più di 40 anni in Abruzzo, con altissime competenze in ambito di ricerca e sviluppo, produzione e manutenzione di apparati e sistemi elettronici per la Difesa, Protezione Civile, Forze di Polizia, Vigili del Fuoco ed anti-terrorismo. Secondo fondate indiscrezioni i vertici dell’azienda, con sede a Parigi, starebbero ggettando le basi per la chiusura del sito  e per i 100 dipendenti, bene che vada, il destino sarebbe quello del trasferimento nella sede di Firenze o, male che vada, il licenziamento. Dopo aver avuto un primo confronto con le istituzioni, Regione, Provincia e Comune, questa mattina l’incontro con il Prefetto di Chieti Fulvio Rocco De Marinis, il quale si é reso totalmente disponibile ad usare tutti gli strumenti che ha a disposizione per cercare di individuare una soluzione, intanto per metà febbraio previsto un incontro a Parigi per avere quanto meno delucidazioni sul futuro: “La chiusura di questo sito – precisa Simone Di Nisio Rsu Thales – sarebbe un’altra grande mazzata per questo territorio, credo che le Istituzioni tutte abbiano il dovere di fare quanto più il possibile per conservare questa che é una vera e propria eccellenza a livello europeo per quel che riguarda il vasto comparto dei sistemi di sicurezza, specie nel settore ricerca ed innovazione.”