PESCARA – In un finale tutto svizzero, Sebastien Riechenbach si è aggiudicato il 67° Trofeo Matteotti, la classica internazionale per professionisti corsa a Pescara. Piazza d’onore per il compagno di squadra della Iam Johann Tschopp. Terzo Enrico Battaglin della Bardiani che ha regolato in volata il gruppo, giunto con 48 secondi di ritardo. I due svizzeri sono arrivati al traguardo festegiando braccia alzate, a coronamento di una fuga iniziata sin dalle prime battute della corsa insieme ad altri corridori, staccati col passare dei giri. Dopo 6 anni, dunque, il Matteotti torna a parlare straniero (l’ultima vittoria nel 2006 fu del russo Pidhornyj). Primo degli abruzzesi Fabio Taborre, giunto settimo. È stato uno dei Matteotti più caldi degli ultimi anni; 38 gradi e soprattutto tasso di umidità molto elevato.
La cronaca della corsa.
Pronti-via e, malgrado tutto, si parte subito a ritmi elevatissimi. Dopo otto chilometri si forma infatti in testa alla corsa una fuga ben nutrita, composta da Emanuele Sella e Diego Rosa (Adroni-Venezuela), Volodymir Starchyk (Amore & Vita), Yevgeny Nepomnyachshiy (Astana CT), Christian Delle Stelle e Andrea Di Corrado (Bardiani-CSF), Nicola Dal Santo (Ceramica Flamini – Fondriest), Juan Pablo Suarez Suarez e Juan Pablo Valencia (Colombia), Sebastien Reichenbach e Johann Tschopp (IAM), Dmitry Sokolov (Lokosphinx), Patrik Sinkewitz e Emanuel Kiserlovski (Meridiana Kamen), Jacques Janse Van Rensburg e Dennis Van Niekerk (MTN-Qhubeka), Julian Arredondo (Nippo-De Rosa), Ilnur Zakarin e Artur Ershov (RusVelo). A quel punto dietro è la Fantini – Selle Italia ad organizzarsi finché il gruppo davanti sostanzialmente non si dimezza, con nove uomini che riescono a prendere il largo. A quel punto, con i soli Sella (AND), Tschopp e Reichenbach (IAM), Zakarin (RUS), Delle Stelle (BAR), Nepomnyachshiy (AST), Sokolov (LOK), Arredondo (NIP) e Van Niekerk (MTN) in avanscoperta, il gruppo, ripresi gli altri ex attaccanti, ad esclusione di un coraggioso Starchyk che rimarrà a lungo nel mezzo, si rialza, concedendo spazio.
I nove guadagnano subito sul gruppo tanto da arrivare a superare i sei minuti di vantaggio. Con il passare dei giri però il gruppo aumenta l’andatura mentre fra i fuggitivi il primo a perdere contatto è Julian Arredondo, vittima di un problema meccanico al momento sbagliato e venendo così ripreso dal gruppo, seguito poi da Sokolov, Delle Stelle, Zakarin e Van Niekerek, anche loro rapidamente riassorbiti. A tre giri dalla conclusione la situazione in testa al gruppo esplode, con Marco Canola (Bardiani-CSF) e Pavel Kochetkov (RusVelo) che riescono a guadagnare su un plotone che procede a scatti. Questi due ritornano poi su Emanuele Sella, anche lui costretto ad arrendersi al ritmo dei due IAM Cycling a circa 25 chilometri dalla conclusione. A quel punto sembra fatta per veder rientrare il gruppo, ma salta l’accordo e sia i due al comando che il terzetto guadagnano notevolmente, raddoppiando il vantaggio che passa da poco meno di un minuto a superare i due quando al traguardo mancano a quel punto venti chilometri.
Di buona intesa la coppia al comando continua a macinare chilometri e ad arrivare fino in fondo.
Ordine di arrivo.
1. Sebastian Reichenbach (IAM Cycling)
2. Johann Tschopp (IAM Cycling) st
3. Enrico Battaglin (Bardiani CSF) a 48″
4. Leonardo Pinnizzotto (Team Nippo) st
5. Mauro Finetto (Fantini Selle Italia) st
6 Ivan Rovny (Ceramica Flaminia) st
7. Fabio Taborre (Fantini Selle Italia) st
8. Archimedes Arguelyes (Lokosphinkx) st
9. Luca Mazzanti (Fantini Selle Italia) st
10. Davide Mucelli (Ceramica Flaminia) st
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