Deve ancora presentarsi all’utenza e, come tutti i balzelli, è già antipatica ai cittadini. La TARES, che manda in pensione la TARSU, e diventa la nuova tassa sui rifiuti e sui servizi indivisibili. E naturalmente costerà di più rispetto alla precedente perchè raggrupperà non soltanto la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti urbani assimilati ma anche le maggiorazioni riguardanti l’illuminazione e la manutenzione delle strade da parte dei Comuni. A Chieti il frazionamento sarà su tre rate di acconto ed il saldo a fine anno, con il Comune che prevede di incassare almeno due milioni di euro in più rispetto al 2012, con una parte di questo maggiore esborso che, come previsto dal decreto Monti, andrà a rimpinguare le casse dello Stato. E dunque in città c’è attesa per le decisioni che verranno assunte a proposito del nuovo regolamento TARES e della scelta delle aliquote da applicare, soprattutto per quanto riguarda i soggetti meno abbienti, i single, chi fa corretta raccolta differenziata e anche per i titolari di locali commerciali e di appartamenti tenuti a disposizione per uso stagionale. In attesa di queste scelte l’unica certezza arriva dal sapere di dover tirare fuori più soldi dal nostro portafogli.

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