Imprese alberghiere al collasso, pressione fiscale insostenibile: ha questi toni la denuncia delle associazioni di categoria del Turismo Abruzzesi – Assoturismo Confesercenti Abruzzo, Federalberghi Confcommercio Abruzzo e Federturismo Confindustria Abruzzo. Nell’ultimo anno – polemizzano in una nota congiunta – il settore e’ stato messo a dura prova dall’Imu, che ha debuttato lo scorso anno insieme alla Tassa di Soggiorno (che ha visto in Abruzzo la sottoscrizione di un Protocollo proprio per tutela dei Turista), e ora si aggiunge anche la Tares che secondo le prime stime, con il passaggio dal sistema Tarsu-Tia, comportera’ un deciso aumento della tassazione di 30-40 centesimi al metro quadro. Per le associazioni,quindi, rinviare a Luglio il pagamento della Tares non basta, chiedono, infattii, che la Tares venga annullata e ritirata perchè “ennesima beffa fiscale sul capo di persone serie che non ce la fanno più a tamponare di tasca propria emergenze, tasse e investimenti spesso nemmeno riconosciuti”. E’ al microfono di Rete 8 News 24 che il Presidente di Federalberghi Giovannelli incalza la politica regionale “disattenta e confusa” insistendo: “Continuano a reclamizzare anche all’estero l’Abruzzo come Regione Verde dei Parchi e poi sorgono centrali bio masse come funghi, non si lotta contro la petrolizzazione,non si investe e anzi si svende territorio, storia e risorse umane e professionali !”. Annunciando, infine, barricate a breve se la Tares non dovesse venir ritirata e annullata Giovannelli dice: ” Quando la politica anche regionale avrà capito a quale corto circuito economico- occupazionale , anche nel settore del turismo, si è arrivati si correrà  il serio rischio che sarà davvero troppo tardi per non crollare tutti insieme”.

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