Un dato su tutti che la dice lunga sulla crisi occupazionale che la nostra regione sta attraversando: le ore di cassa integrazione sono passate dai  6 milioni del 2012  ai ben oltre 9 milioni del primo trimestre del nuovo anno.Se a questo si aggiunge che i fondi nazionali per gli ammortizzatori sociali arrivano a coprire il fabbisogno abruzzese solo fino martedì, ossia fino alla fine del mese di Aprile, ecco che l’emergenza ha tutti i connotati di una paralisi che rischia di cancellare intere fette economico-occupazionali senza esclusione di categorie e province.Il grido d’allarme lo hanno lanciato questa mattina a Pescara i segretari di Cgil Cisl e Uil a stampa ma soprattutto ai neo parlamentari abruzzesi invitati al tavolo ma ancor più a “perorare la causa Abruzzo prima che sia troppo tardi – dice ad esempio di Cesare della Cgil – tenendo conto che quando si agirà sarà persino troppo tardi!”. Annunciando poi una manifestazione congiunta della Triplice, compatta come forse non lo era più da anni, il rinnovato e corale invito ai parlamentari presenti affinchè il nuovo governo metta mano e subito all’emorragia occupazionale.

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