Tagliare le pensioni d’oro è anti – costituzionale? Bene, cioè, male. Anche consentire abissali disparità tra un pensionato con 90.000 euro mensili e un pensionato che riesce a racimolarne meno della centesima parte, è o dovrebbe essere anti – costituzionale visto che, la stessa Costituzione Italiana garantisce i diritti fondamentali dell’uomo, uno “in primis”, la dignità. Così l’Ugl Pensionati e il suo segretario nazionale Geremia Mancini, a settembre, sottoporranno al Governo una vera e propria “Carta dei diritti dell’anziano.” Una sorta di “bancomat” dei diritti che non hanno prezzo. “Gli anziani, i pensionati – denuncia Mancini – pagano un duro prezzo per la dimenticanza delle Istituzioni. Sovente, ci sono situazioni di vero e proprio degrado che vanno combattute con determinazione. La giornata di Ferragosto è stata vissuta nella più completa dimenticanza e solitudine da quasi 4 milioni di anziani, in Italia; 350.000 l’hanno trascorsa in case di riposo, dove – prosegue il segretario nazionale della Ugl pensionati – almeno 60.000 persone sono costrette a sopportare livelli di assistenza appena sufficienti o addirittura colpevolmente fuori norma. Una situazione vergognosa e non più sopportabile.” Parte dunque dall’Abruzzo la “Carta dei diritti dell’anziano”, che non dovrà essere solo carta ma attuata nei vari punti per permettere, a chi ha dato una vita o quasi al lavoro, allo Stato e adempiuto ai propri doveri, di avere un’altra parte di vita, dignitosa e garante dei propri diritti.

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