video » Aurum, lavoratori in presidio davanti Prefettura

manifesto aurumUn altro pezzo di storia del “made in Abruzzo” che rischia di essere sottratto alle maestranze locali, per essere trasferito altrove con le inevitabili ripercussioni per l’occupazione. Lo stabilimento Aurum negli anni d’oro nel suggestivo locale nel cuore della Pineta dannunziana, da qualche anno alle porte di Città S.Angelo, potrebbe essere a breve smantellato per essere trasferito nella casa madre del Gruppo Ilva, a Saronno, proprietaria del marchio del caratteristico liquore abruzzese. L’annuncio é stato fatto poco prima di Natale e ad oggi solo parole ma pochi fatti, i 25 lavoratori dello stabilimento di Città S.Angelo hanno deciso d’incrociare le braccia, incassando, al momento la solidarietà del Comune Angolano che per bocca dell’assessore all’Urbanistica Luigi Di Bonaventura ha espresso l’intenzione di fare il massimo per risolvere la questione secondo le proprie competenze, e della Cgil che pretende risposte immediate dalla proprietà: “Da Natale ad oggi abbiamo aumentato del 15% il fatturato – ci riferisce Enzo Tauro direttore di produzione – e l’azienda scoppia di salute, ci chiediamo per quale motivo é stato decisio di chiudere il nostro stabilimento e quello di S.Giuliano Milanese per concentrare l’intera attività a Saronno”. Patrick Goubadye della Cgil sconcertato dal silenzio dei vertici aziendali: “Più volte sollecitati non ci rispondono, questo sciopero serve anche per indurli a fornirci al più presto un piano industriale lo devono per rispetto ai loro lavoratori.”


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