La Confcommercio di Pescara interviene in merito al Rapporto 2013 sulla qualità delle acque italiane, presentato nei giorni scorsi dal Ministero della Salute, che ha attribuito all’Abruzzo la maglia nera per la qualità del mare, e soprattutto su quelle che vengono definite “tardive smentite” da parte dell’Arta Abruzzo, che ha riabilitato il nostro mare adducendo che le analisi effettuate in Abruzzo hanno seguito criteri differenti dalle altre regioni italiane. Confcommercio si chiede come è possibile che vengano comparati come omogenei alcuni dati raccolti tenendo conto solo delle aree di mare balneabili ed altri che, invece, tengono conto anche delle zone interdette alla balneazione come le foci dei fiumi. Per questa ragione è stato chiesto formalmente al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin di aprire un inchiesta tendente ad individuare le responsabilità di quanto accaduto. Deve emergere con chiarezza chi ha sbagliato in questa vicenda e cioè se ha sbagliato l’Arta Abruzzo ad utilizzare un campione così ampio o se esiste scarsa chiarezza circa le modalità di svolgimento delle rilevazioni. Al riguardo il Presidente Ardizzi invita tutti gli attori della politica regionale ad attivarsi affinché vengano messe in campo tutte le iniziative promozionali, anche eclatanti, che possano da subito attenuare il calo di prenotazioni che tale falsa informazione sta già comportando per il nostro turismo balneare, che rappresenta l’80% dell’economia turistica abruzzese.

{avsplayer videoid=5557 }