Due furti con la stessa modalità la scorsa notte a Pescara e Giulianova. In entrambi i casi i malviventi hanno usato materiale esplodente. A Pescara i ladri con l’ausilio di due bombole di gas hanno fatto saltare in aria il bancomat della Banca dell’Adriatico che si trova sulla Tiburtina. La deflagrazione ha sventrato il locale e non solo l’area bancomat, creando danni ingenti. Non e’ ancora chiaro l’ammontare del bottino. Dalle immagini visionate dalle telecamere a circuito chiuso il tutto sarebbe avvenuto intorno alle 2.30: i malviventi, quatro in tutto, sono giunti a bordo di un Audi nera da dove hanno scaricato due bombole di Gas, con un tubo hanno saturato la cassetta del bancomat dando poi l’innesco, tutto in pochissimo tempo. Sul posto  i carabinieri della compagnia di Pescara e quelli del Nucleo investigativo, con il capitano Claudio Scarponi ed il tentente Eugenio Stangarone. A lanciare l’allarme e’ stato, verso le 2.30, il personale di un istituto di vigilanza.Hanno probabilmente utilizzato la stessa tecnica anche per rubare appena 1.500 euro contenuti nel caveau del bancomat della Banca dell’Adriatico Intesa San Paolo a Colleranesco di Giulianova (Te). Ad agire, la scorsa notte intorno alle 3,30, sarebbero stati in tre. Forse criminali in trasferta che in meno di un minuto hanno piazzato il congegno esplosivo che ha squarciato lo sportello bancomat consentendo di afferrare il denaro in cassa. L’esplosione e’ stata cosi’ forte che ha distrutto gli uffici della filiale di Colleranesco, mandando in frantumi infissi, vetri e arredamenti. Il boato ha svegliato l’intero quartiere. Sul posto sono giunti e stanno indagano i carabinieri della compagnia di Giulianova che sperano di poter utilizzare le immagini del sistema di videosorveglianza. La filiale di Colleranesco della Banca dell’Adriatico era stata presa di mira lo scorso giugno con le stesse modalita’. Allora, pero’, l’esplosivo utilizzato fu insufficiente a distruggere il bancomat. Quella dell’esplosione dei bancomat é una tecnica nota alle Forze dell’ordine : agli inizi degli anni 2000 furono presi di mira i bancomat di numerosi Istituti di Credito delle Marche, al termine di una lunga e complessa attività investigativa fu possibile risalire ad un’organizzazione criminale composta da pregiudicati pugliesi e malviventi dell’Europa dell’est, ed é su quella direzione che ora gli inquirenti si stanno dirigendo.

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