video » Camere di Commercio: L’alternativa ai tagli del governo

cciia” Nessuno pensi che siamo qui a parlare di noi stessi per difendere poltrone o ruoli. Siamo i primi a ritenere utile e doverosa una riforma degli enti camerali, ma è bene che a Roma sappiano che nessuna riforma sarà accettata se prima non verranno ascoltate le nostre ragioni ossia quelle delle imprese che rappresentiamo”. Così il Presidente della Camera di Commercio di Pescara, Daniele Becci, al termine di un incontro al quale hanno preso parte gli altri tre presidenti provinciali, il Sottosegretario Giovanni Legnini e alcuni parlamentari abruzzesi.
Un tavolo di confronto tra le parti servito a mettere nero su bianco un documento, a quattro firme, che i parlamentari presenti si sono impegnati a portare all’attenzione del governo Renzi affinché se di riforma delle Camere di Commercio si debba presto parlare lo si faccia avendo reale contezza dell’emergenza imprenditoriale che il tessuto regionale sta attraversando riconoscendo il prezioso ruolo svolto fino ad oggi dagli enti camerali.
“Il Sistema camerale si regge col solo contributo delle aziende – ha sottolineato Becci – senza contare che molte delle attività svolte dalle Camere, ad esempio tutte quelle volte alla promozione all’estero del Made in Abruzzo, cesserebbero di esistere”.
Soddisfatti dell’esito dell’incontro e quindi firmatari del documento gli altri tre Presidenti provinciali Giustino Di Carlantonio, Silvio Di Lorenzo e Lorenzo Santilli tutti convinti che l’esempio abruzzese verrà seguito anche dalle altre regioni ricche di piccola e media imprenditoria locale. “Le Camere di Commercio rappresentano le istituzioni imprenditoriali più antiche, risalenti addirittura alla postrivoluzione francese. Se un’istituzione resiste per cosi’ tanto tempo l’unica ragione è la sua utilità”. Cosi’ il sottosegretario all’Economia, Giovanni Legnini a conclusione del tavolo di lavoro.


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