CHIETI – Finisce in parità il big match tra il Chieti e la Maeratese, 2-2 al termine di novanta minuti vietati ai deboli di cuore e che hanno messo in evidenza l’orgoglio dei neroverdi protagonisti della prova più bella della stagione e non sono per motivazioni tattiche. In 9 per oltre 20 minuti, Cucinotta e compagni subiscono il sorpasso marchigiano ma riescono ad impattare nel finale salvando l’ultimo assalto dei primi della classe. Sarà contestata la direzione di gara di Provesi ma oggi il cuore neroverde merita la copertina. Difesa a tre, esterni molto alti e voglia di giocare la partita senza timore: sono i diktat del tecnico Ronci che imbriglia la Maceratese forse non preparata al nuovo assetto tattico dei padroni di casa. La cronaca. Primo tempo avaro di palle gol in apertura al 5° prova Lorenzoni sugli sviluppi di un calcio di punizione, palla in angolo. Un minuto più tardi D’Antoni invita Ferri Marini alla conclusione, bersaglio grosso sfiorato.Al 41° Vitale ha la palla buona di testa tutto solo a due passi dalla porta ma sciupa clamorosamente. Ripresa. La pressione del Chieti si concretizza al 6° tiro cross di Del Grosso salvato in angolo sugli sviluppi il più piccolo, Orlando, è il più bravo e firma l’1-0. Ma le cose iniziano a complicarsi. Doppio giallo per Rapino al 7°, Chieti in 10 e al 12° arriva il pari. Da applausi la giocata ospite, finalizza Ferri Marini. 1-1. La Maceratese ci crede, minuto 20 Croce pesca D’Antoni che da due passi spreca clamorosamente. Protesta troppo Vitale, già ammonito lascia i suoi in 9. Al 23 espulso anche Ronci, l’arbitro annulla al 32° un gol a D’Antoni , al 37° Kouko da zero metri spreca l’impossibile ma si pardeonare al minuto 41 insaccando l’incolpevole Placidi. Partita chiusa? Neanche per idea. Cucinotta in pieno recupero di testa fa esplodere l’Angelini. E’ 2-2 meritatissimo e prima dl triplice fischio sempre Cucinotta salva sulla linea un gol fatto negando la gioia a Bartolini. Finisce così, tra gli applausi nella giornata che ha messo in luce il cuore immenso dei neroverdi.

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