“È ora di dire basta e di chiarire una volta per tutte le responsabilità sul blocco della ricostruzione e sulla situazione di emergenza in cui ancora versa la città dell’Aquila”.
Così il Sindaco Cialente, in una conferenza stampa tenuta insieme alla giunta comunale, dopo le comunicazioni che il primo cittadino ha inviato nei giorni scorsi al Presidente della Repubblica sulla condizione del capoluogo. “Dal mese di ottobre – ha ricordato Cialente – abbiamo finito i soldi, i cantieri aperti hanno dovuto sospendere i lavori e più di duemila progetti, pari ad oltre 300 grandi condomini e 60 aggregati aspettano solo il finanziamento per poter riprendere i lavori”. “Abbiamo perso piu di sette mesi per la ricostruzione delle case, ogni mese per l’assistenza alla popolazione, a quattro anni dal sisma, spendiamo più di tre milioni di euro per ospitare gli sfollati negli alberghi, nella scuola della Guarda di Finanza e per il contributo di autonoma sistemazione” ha ricordato Cialente. Resta da affrontare subito anche il problema delle bollette Enel e dei contributi non versati nel post terremoto. Il Sindaco ha fatto togliere in segno di protesta le bandiere dalla sede del Comune, a Villa Gioia, e ha annunciato la restituzione, oggi, della propria fascia tricolore al Presidente della Repubblica. L’esasperazione in città è tanta – ha ribadito il Sindaco – che ieri ha subito un’aggressione, prima verbale, poi fisica, da parte di un gruppo di giovani disoccupati e senza casa. Fortunatamente – ha affermato Cialente – sono stato difeso da altri cittadini. 

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