video » Codici denuncia: “C’é una talpa in Procura”

palazzogiustiziaPeUn sms ricevuto il 3 dicembre alle 13.40 “Buongiorno, dal primo dicembre non sei controllato, attenzione al trabocchetto! Controllano i tuoi amici e colleghi”. Destinatario il sindaco di Pianella Giorgio D’Ambrosio, rinviato a giudizio nell’inchiesta sulle Ato. Lo stesso D’Ambrosio che qualche minuto dopo riceve una telefonata. Il misterioso interlocutore fa riferimento ad una terza persona (la presunta talpa) che gli ha annunciato la conclusione delle intercettazioni a suo carico e precisa “ti doveva chiamare già l’altro giorno”. Ma i protagonisti della vicenda non sanno che gli inquirenti hanno ottenuto una proroga alle intercettazioni e così cadono nella rete. A rivelare l’incredibile episodio l’associazione “Codici” venuta in possesso di un’informativa della Digos. Immediato é partito l’esposto in Procura: “E’ un fatto di una gravità inaudita – commenta il segretario provinciale Domenico Pettinari – ci troviamo davanti ad un caso di rivelazione del segreto d’ufficio e favoreggiamento reale, bisogna scavare fino in fondo.” Intanto, sempre nell’ambito della stessa inchiesta, tra i 9 imputati, due hanno scelto il rito abbreviato, uno é stato assolto, l’altro, l’attuale segretario generale della Provincia di Pescara Fabrizio Bernardini, condannato in primo grado ad un anno di reclusione per abuso , truffa e falso ideologico, ma continua regolarmente a ricoprire il suo incarico di prestigio all’interno dell’amministrazione provinciale: “Stiamo parlando di una persona accusata di aver truccato una delibera per prorogarsi l’incarico all’interno dell’ATO – denuncia Giovanni D’Andrea segretario regionale di Codici – mi chiedo per quale motivo il presidente della Provincia Testa continua a tenerlo alle sue dipendenze, andrebbe come minimo sospeso”.


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