video » Consiglio regionale, rinviata risoluzione anti-petrolio

porto ortona

caporalewalterÈ stata rinviata alla prossima seduta del Consiglio regionale la discussione sulla risoluzione dei Verdi, presentata dal Capogruppo Walter Caporale, con la quale si chiede il varo di una legge regionale che impedisca l’insediamento Ombrina Mare ed ogni altro insediamento petrolchimico in Abruzzo. “Chiodi – ha ribadito Caporale – deve dare ascolto alle 40 mila persone che sono scese in piazza lo scorso 13 aprile a Pescara”. Caporale ha espresso amarezza per il rinvio della discussione in aula.

IL TESTO DELLA RISOLUZIONE
“Premesso che

Circa metà del territorio della nostra Regione è ormai interessata da progetti di ricerca petrolifera. Sono molte le società petrolifere che avanzano istanze di esplorazione, estrazione e lavorazione degli idrocarburi;
Considerato che
In Abruzzo sono nati numerosi movimenti e comitati spontanei di cittadini contrari alle trivellazioni e altri movimenti che rappresentano interi settori economici: produttori agricoli, cantine sociali, balneatori, ristoratori, animalisti, ambientalisti, albergatori, turisti, pescatori. Inoltre hanno contribuito ai movimenti contrari alla realizzazione di impianti di trivellazione a terra e off-shore, le Università, le scuole (dirigenti, insegnanti, alunni), cittadini comuni e professionisti (avvocati, architetti, ingegneri). Diversi Enti (Comuni, Province, Regione), spinti dalla forte contrarietà della popolazione locale alla realizzazione di trivelle, hanno sottoscritto mozioni per scongiurare la petrolizzazione della regione Abruzzo;
Tenuto conto che
Gli schieramenti politici sia del Centro destra regionale che del Centro sinistra, in più occasioni, soprattutto durante le Campagne elettorali si sono espressi contro le trivelle;
Non trascurando che tanta apprensione nasce dal fatto che:
1) Studi scientifici supportano la pericolosità degli impianti di lavorazione dei centri petrolchimici per la salubrità dell’aria, del mare e della salute dei cittadini;
2) Sono ormai certe le conseguenze negative di carattere economico per le attività agricole, balneari e turistiche che caratterizzano la nostra Regione;
3) Sussiste la pericolosità sismica, accertata e provata, delle esplorazioni effettuate per la ricerca del petrolio.
CONSIDERATO CHE LA REGIONE HA COMPETENZE IN MERITO ALLE ESTRAZIONI A TERRA DEL PETROLIO: IL CONSIGLIO REGIONALE SI IMPEGNA AD EMANARE NEL PIU’ BREVE TEMPO POSSIBILE
Una legge di moratoria, al fine di assicurare processi di sviluppo sostenibile e ai sensi della legge 23 agosto 2004, n. 239, che blocchi nuove ricerche ed estrazioni di petrolio sul territorio abruzzese vincolando la Regione Abruzzo nell’esercizio delle proprie competenze in materia di governo del territorio a non rilasciare l’intesa prevista al conferimento di nuovi titoli minerari per la prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi”


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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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