Il Ministro della Giustizia, Paola Severino, ha avviato “accertamenti preliminari tramite l’ispettorato sulla decisione dei magistrati di sorveglianza del tribunale dell’Aquila di concedere un permesso premio all’ex terrorista Claudio Corradetti”, fermato dopo la sparatoria all’Esquilino durante la tentata rapina a un furgone portavalori, in cui ha perso la vita un complice. Corradetti era un estremista di destra, ex militante del Movimento politico occidentale che stava scontando una condanna a 20 anni nel carcere di Sulmona. Corradetti era gia’ noto alle forze dell’ordine anche come ultras romanista. Avrebbe finito di scontare la pena nel luglio del 2018. Aveva già goduto in passato di permessi premio: questo ultimo sarebbe durato sei giorni. Ma c’è di più: da tre giorni gli era stata accordata la semilibertà per lavorare in una cooperativa sociale a Roma, ma non gli era stato ancora comunicato dai magistrati de L’Aquila. “Credo che sia un dovere preciso del Ministro della Giustizia cercare di capire e che, dopo aver capito, lo spieghi alla gente comune che si trova spaventata e spaesata di fronte a questo fenomeno”, ha aggiunto il Ministro della Giustizia in una intervista al Giornale Radio Rai. La stessa Severino ha però difeso in generale l’istituto dei permessi premio: « Stiamo parlando di un caso, gravissimo, di un altro caso gravissimo di due anni fa, nel frattempo noi abbiamo una media di circa mille permessi premio l’anno. Questa delimitazione ci consente di dire che in tutti gli altri casi il permesso premio ha funzionato ed è una misura molto importante perché‚ è la misura con la quale si saggia, in qualche modo, la capacità del detenuto di rimanere fuori e di adempiere ad una sorta di patto di onore, che è quello di ritornare volontariamente in carcere. Il caso di Roma è una eccezione. Quando un episodio di questo genere accade, la tendenza potrebbe essere quella di generalizzare. Ecco, io non vorrei che questo accadesse, anche nel rispetto dei tanti detenuti che, usciti in permesso premio, sono rientrati»

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