Sarebbe eccessivo definirlo l’ennesimo dispetto ad Edoardo Tiboni, dopo il famoso episodio dei finalisti del Premio Campiello a Pescara la prossima estate, in concorrenza con il noto premio internazionale di letteratura Flaiano, e del resto nessuno avrebbe da ridire su una proposta pluralista in campo culturale, ci mancherebbe altro, ma l’iniziativa sposata dall’amministrazione comunale di Pescara, sulla cui valenza non ci sono dubbi e che ha portato oggi nel capoluogo adriatico due mostri sacri del Cinema Italiano come Giampaolo Vallati e soprattutto Renzo Rossellini, non é passata inosservata agli occhi dell’opposizione in Consiglio Comunale, ed in particolare del consigliere del Pd Paola Marcheggiani che parla senza mezzi termini di sperpero di denaro pubblico in una fase in cui, tra l’altro, enti importanti come la Fondazione Paparella-Treccia e l’Ente Manifestazioni Pescaresi attendono contributi già assegnati da tempo. “4.610 euro dati per la promozione dell’evento – tuona la Marcheggiani delibera alla mano – ma soprattutto la prestigiosa “Sala Tosti” dell’Aurum concessa per undici giorni a titolo gratuito ad un’associazione che organizza corsi di cinema a pagamento e quindi con scopo di lucro, in contrasto con il regolamento del Comune che concede quelle sale gratis solo per eventi meramente culturali, senza contare il fatto che l’amministrazione comunale si fa partner di un’iniziativa già esistente a Pescara, i corsi di cinema al Mediamuseum diretti da Giuliano Montaldo e che costano meno di un ottavo.” Non sono queste le cifre reali secondo Arianna Di Tommaso dell’associazione S.Benedetto promotrice dell’iniziativa e comunque stiamo parlando di un corso che vedrà la partecipazione di personalità importanti solo per citarne una, Fabrizio Procaccini già aiuto regista di Dario Argento e Spike Lee. “Una polemica sterile – replica l’assessore Giovanna Porcaro – il dato reale é che oggi a Pescara, ospite della nostra amministrazione, é venuto a parlare con gli studenti un mostro sacro come Renzo Rossellini.” L’assessore non entra nel merito dei fondi spesi, mentre la Di Tommaso nega di aver ricevuto 4600 euro per la manifestazione, resta ora solo da capire a chi sono andati quei soldi specificati in delibera.

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