Non c’é proprio verso, il processo per bancarotta fraudolenta del Gruppo Angelini al tribunale di Chieti, stenta a procedere con una certa regolarità. Anche oggi un nulla di fatto per l’ennesima indisponibilità dell’ex patron Vincenzo Angelini bloccato al letto da una fastidiosa colica renale. Il giudice Patrizia Medica ha dapprima, alle 9.00, predisposto un accertamento e poi alla ripresa dell’udienza intorno alle 11.30, preso atto dell’impedimento ha aggiornato il tutto al 12 luglio, soltanto qualche giorno prima della prevista sentenza di primo grado al processo Sanitopoli a Pescara attesa tra il 15 ed il 19 luglio. Certamente un peso in meno per Angelini che, in questo modo, non dovrà ritrovarsi, a Pescara, già con un’eventuale condanna sulle spalle. E dire che questa mattina avrebbero dovuto cominciare a deporre i testi della difesa, tutti di un certo prestigio, più che altro professionisti che hanno lavorato alla Clinica Villa Pini, come il professor Margiotta, il noto ortopedico Isidoro ed il chirurgo, non che ex assessore regionale, Romano Liberati. Obiettivo dei legali di Angelini provare che il gruppo, anche se in leggera sofferenza per via dei molti crediti vantati, non si trovava ancora in uno stato di assoluta insolvenza tanto da avviare un procedimento per bancarotta fraudolenta.

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