Non ci sono soltanto i problemi e le inadempienze, ma anche le soluzioni per fronteggiare lo scandalo della carenza idrica in Abruzzo. Lo afferma in una lettera aperta ai Prefetti di Pescara e di Teramo l’associazione Arco Consumatori, che chiama in causa direttamente le responsabilità della Regione, in quanto, afferma Arco, “non ha esercitato le sue funzioni di rappresentante della comunità abruzzese presso i Ministeri competenti. Una nuova condotta idrica adeguata, un’opera strategica – il cui primo lotto già finanziato e completato – che dovrebbe portare l’acqua (con il 2° lotto già cantierabile) dal potabilizzatore di Collevecchio di Montorio alla costa in prossimità di Giulianova non viene rivendicata come prioritaria nella Conferenza Stato-regioni dal Presidente Gianni Chiodi. Tale opera” –spiega Arco- “consentirebbe di garantire l’acqua potabile su tutta la costa teramana e la possibilità di aumentare significativamente l’ attuale portata di 0,250 lt. al secondo con cui la Ruzzo Reti spa rifornisce il gestore ACA di Pescara. Tale erogazione, che per ragioni strutturali non può essere garantita nei mesi in cui anche la costa teramana soffre di carenza idrica, con il potenziamento della condotta potrebbe garantire un significativo aumento che risolverebbe, in particolare la carenza idrica a Silvi e parzialmente anche nel resto della costa Pescarese. Appare del tutto evidente” –prosegue Arco- “la non volontà della Regione di risolvere tale problema; la nostra associazione da anni segue la vicenda come dimostrano i ripetuti incontri con i vertici del Ministero delle Infrastrutture. Incontri nel corso dei quali è stato evidenziato il fatto che, essendo la procedura tecnica di missione completa, l’iter manca ed è mancata a tutt’oggi “soltanto” la volontà politica della Regione nel definire tale opera “strategica”, e quindi accedere al finanziamento statale. Arco intende quindi sollecitare alle Prefetture di Teramo e Pescara la convocazione del Governatore della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, per chiarire quanto accaduto nelle conferenze Stato-regioni tenutasi nel corso di questa estate e se, come fu promesso nel corso di un incontro del 3 maggio 2013 a cui era presente anche la parlamentare Enza Blundo, è stata posta la questione della nuova condotta idrica nel teramano come fondamentale per il sistema Abruzzo.

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