video » Difesa Angelini: “Del Turco mente!”

avvocatiangeliniAltro che inattendibilità di Angelini, “se si facesse il gioco della menzogna a vincere sarebbe Ottaviano Del Turco”. La lunga arringa degli avvocati di Enzo Angelini, accusatore ed imputato nel processo Sanitopoli, é tutta incentrata sulle “verità, tutte riscontrate, dell’ex patron di Villa Pini e sull’inattendibilità delle prove a discarico dei principali imputati di questo processo”. In quasi 5 ore gli avvocati Sergio Menna e Iole Di Bonifacio hanno ripercorso tutta la vicenda fornendo un quadro preciso per ogni imputato prendendo spunto da quanto emerso in istruttoria. Su Del Turco le maggiori annotazioni: Lo scorso 30 gennaio in udienza l’ex governatore nega che ci sia stato un incontro nella sua abitazione di Collelongo con Angelini il 2 novembre del 2007, le foto, maldestramente messe in discussione dalla difesa, ma soprattutto la superperizia del tribunale dicono esattamente il contrario. “Sarebbe stato meglio – precisa Menna – che Del Turco ammettesse che ci sia stato questo incontro piuttosto che cercare di far passare per fasulle quelle foto, ricorrendo, perfino, alle deposizioni degli autisti della Regione – dice ancora l’avvocato – che abbiamo scoperto poi, dai loro rapportini, essere molto bravi nel farsi fare fatture false dai ristoranti. Il suo é stato un vero autogol, ma fatto ancora più grave – affonda ancora Menna – Del Turco é uno che mente davanti al tribunale. Di Angelini gli imputati hanno detto tutto il peggio che si potrebbe dire di una persona se é vero questo perchè Del Turco, sapendo di quanto sia chiacchierata , la riceve in casa sua invece che nel suo ufficio davanti a testimoni? Altra bugia dell’ex governatore – mai chiesto d’incontrare Angelini – Lamberto Quarta nella sua deposizione dice invece il contrario. Poi tutto il capitolo relativo al complotto per far fallire Villa Pini – gli stavano vendendo la clinica a sua insaputa con la compiacenza della D’Innocenzo – dice Menna ricordando la famosa cena al “Bolognese” di Roma con De Benedetti e Petruzzi e poi con ironia chiede – ma perchè De Benedetti e Petruzzi per comprarsi Villa Pini si rivolgono a del Turco? Era il Presidente della Regione o un agente immobiliare? La verità é che si stavano spartendo il vitello grasso – ricordando l’accordo tra Petruzzi e De Benedetti, con l’assenso di Del Turco e Mazzocca – uno si sarebbe occupato della parte ospedaliera l’altro di quella riabilitativa”. Sugli altri imputati: “Quarta ha fornito un alibi fondato su un refuso della Procura visto che la vera data della presunta dazione é quella del 25 ottobre 2007 e non del 24 come erroneamente scritto agli atti. Camillo Cesarone, ex dipendente di Angelini, unico uomo in grado di stabilire collegamenti tra lui e Del Turco, lui non mente – dice Menna – tace come fanno gli uomini d’onore o meglio scrive riferendosi ai famosi bigliettini che consegnava per paura di essere intercettato. Su Aracu: il suo ingente patrimonio é la dimostrazione della credibilità di Angelini e non é vero che non avrebbe potuto fare nulla per lui, era un importante parlamentare e Conga era un suo uomo, Angelini tarda a denunciarlo per paura, trovando coraggio solo dopo il famoso memoriale della Maurizio. Angelini, dunque, stretto nella morsa dei politici: con il centrodestra paga per ottenere quanto gli é dovuto, con il centrosinistra paga ma senza ottenere nulla anzi, quando si accorge che sta per essere spazzato via decide di denunciare tutti”. Allla luce di questa situazione gli avvocati chiedono per lui l’assoluzione con formula piena per gran parte dei capi d’imputazione, perchè il fatto non sussiste in merito al capo sulla delibera 58  e chiedono la prescrizione su alcuni reati per truffa. Intanto il tribunale questa mattina ha acquisito il dispositivo della Corte d’Appello dell’Aquila che ha condannato a due anni l’ex presidente Giovanni Pace, ad un anno e 4 mesi Vincenzo Trozzi ed ha assolto l’avvocato  Pietro Anello.


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