video » Dimissioni Papa, Benedetto come Celestino?

papa-ratzinger2Si dimetterà per “mancanza di forze”, come ha annunciato ai Cardinali. “Dopo una lunga e ponderata riflessione ho capito che devo lasciare il Pontificato perché non ho più le forze per portarlo avanti”, avrebbe detto ai Cardinali. La “sede vacante” dopo le dimissioni di Benedetto XVI scatta dalle ore 20.00 del 28 febbraio. Dovrà quindi essere convocato un Conclave per l’elezione del nuovo. Il Papa si dimette, una decisione che ha fatto il giro del mondo, una decisione “choc”. D’altronde un Pontefice, anche se previsto dal Diritto Canonico, non aveva assunto una scelta tale da quando il nostro Celestino V, Pietro da Morrone, non rassegnò le dimissioni il 13 dicembre del 1294 a pochi mesi dalla sua elezione al soglio pontificio, il 5 luglio dello stesso anno. Il “gran rifiuto” lo avevano definito. Atto di grande coraggio, secondo i più visto che Celestino, le cui spoglie come noto sono conservate nella Basilica di Collemaggio a L’Aquila, non reputò più opportuno prestarsi alle pressioni di Carlo d’Angiò e dei faccendieri intenti ad approfittare della sua buona fede. Ma prima della rinuncia indisse il perdono celestiniano. La Perdonanza. Scontato ma anche di grande spiritualità l’accostamento e il paragone tra Papa Benedetto XVI che ad 85 anni lascia il pontificato e Celestino. Ci sono immagini, se non profetiche, dense di significato. La visita del Papa a L’Aquila, dopo il terremoto e la sua meditazione in preghiera proprio dinnanzi la tomba di Celestino V. A Collemaggio.

Questioni di età, ufficialmente. Ma c’è chi pensa ai vari scandali, reali e presunti che hanno sconvolto la Chiesa oggi. Non c’è più naturalmente Carlo D’Angiò. Ma c’è la triste questione pedofilia, la banca vaticana ed altri misteri. Retro pensiero o realtà? C’è chi torna con la mente a Papa Luciani ed al suo Pontificato breve, alle varie ipotesi che esulano dalla morte naturale. Tant’è che il Vaticano sembra essere un mondo a parte e certo, secondo “vox populi”, per la maggior parte e senza voler essere dissacranti, lontano dal significato originario della Chiesa, di povertà, purezza, missione. Che dunque il nuovo Papa rappresenti una svolta? L’Inizio di una nuova era. Rivoluzionaria la scelta di Celestino V, 8 secoli or sono, rivoluzionaria e coraggiosa la scelta di Papa Benedetto, dicono in tanti. Chissà.

Un segno premonitore legato alla venerazione di Celestino V, il papa del Gran Rifiuto: poche ore dopo le clamorose e inattese dimissioni di Benedetto XVI, viene interpretato come una sorta di “presagio” quanto accaduto durante la sua visita all’Aquila il 28 aprile 2009, 22 giorni dopo il tragico terremoto che ha causato la morte di 309 persone. Soprattutto il gesto di Ratzinger, apparso molto sofferente per la tragedia che aveva colpito il capoluogo abruzzese e il suo territorio, di lasciare il pallio papale sulle spoglie di Celestino V sistemate in uno dei pochi spazi agibili di una basilica di Collemaggio quasi completamente distrutta. E’ stato proprio il Pontefice a chiedere di poter pregare davanti alla teca dove poi ha sistemato il pallio. Con il restauro di Collemaggio il paramento sacro, che ora è in possesso dell’ arcivescovo dell’Aquila, monsignor Giuseppe Molinari, verrà sistemato nella teca del suo predecessore di ottocento anni prima. E’ il rettore della Basilica, don Nunzio Spinelli, testimone di quel momento molto intenso di preghiera, a sottolineare gli “inequivocabili” segni premonitori. “Il Papa venne in visita a L’Aquila e portò con sé il pallio che indossano vescovi e arcivescovi nelle funzioni – spiega Don Nunzio – il Papa aveva quello che aveva ricevuto quando era stato eletto, come per un segno premonitore verso Celestino V: come a dire, anch’io un giorno farò lo stesso gesto che hai fatto secoli fa”.

Il rettore, nonostante sia incredulo e sorpreso dalle dimissioni di Ratzinger, conferma che “già allora pensai: perché il Papa regala il pallio a Papa Celestino? Non sono gesti o regali che si fanno facilmente. Oggi ci spieghiamo come volesse agganciare la sua rinuncia a quella di Celestino”. La predilezione per Celestino V, Papa Ratzinger l’ha professata anche poco più di un anno dopo, il 4 luglio 2010, in una visita a Sulmona caduta, non casualmente, in occasione dell’ ottavo centenario della nascita di Celestino V.


{avsplayer videoid=3450 }

Sii il primo a commentare su "video » Dimissioni Papa, Benedetto come Celestino?"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato


*