Nel 2012 l’attività economica in Abruzzo si è fortemente indebolita. Il rapporto di Bankitalia presentato oggi a L’Aquila alla presenza del Vice Governatore Fabio Panetta, conferma la crisi che attraversa la nostra regione. Se si eccettua il settore alimentare, l’analisi economica registra il segno meno per quasi tutti gli indicatori, a partire dalla produzione dell’industria manifatturiera, in flessione di oltre il 5 per cento. Gli investimenti delle imprese sono calati nello scorso anno, così come le esportazioni regionali, diminuite del 4,8 per cento. Sono ben 2/3 le imprese che hanno segnalato la riduzione delle spese per investimenti rispetto all’anno precedente. Le condizioni del mercato del lavoro in Abruzzo – sottolinea il report di Bankitalia – hanno mostrato segnali di progressivo deterioramento.
All’incremento del ricorso alla Cassa integrazione, si affianca l’aumento del 30 per cento del numero di persone in cerca di occupazione. Il tasso di disoccupazione è salito dall’8,5 al 10,8 per cento. Ma i valori sono decisamente più elevati tra i più giovani. Registrato poi, dall’analisi di Bankitalia, il calo degli acquisti da parte degli abruzzesi e la contrazione del credito per imprese e famiglie, che riflette sia la contenuta domanda di prestiti determinata dall’incertezza della situazione economica, sia le condizioni praticate dal sistema bancario.

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