Potrebbe essere un faccia a faccia tra D’Alfonso e Tabacci, atteso nelle prossime ore a Pescara e a Torre de’ Passeri a chiarire l’ “affaire” D’Ambrosio nella coalizione “Insieme il nuovo Abruzzo”. La candidatura dell’ex parlamentare ed ex Sindaco di Pianella spuntata all’ultimo momento nella lista del Centro Democratico, per ragioni giuridiche non può essere ritirata, ma su di essa pesa una “sfiducia” politica espressa in un documento congiunto da parte di tutte le liste che contestano la mossa della Segreteria del Centro democratico di candidare D’Ambrosio in extremis e all’insaputa di tutti, persino degli stessi candidati della lista pescarese del Centro democratico. Le altre liste e D’Alfonso diranno a Tabacci che se il Centro democratico non vorrà risolvere la situazione incresciosa che ha determinato, provocando oggettivamente un vulnus nei rapporti con le altre componenti della coalizione, sarà considerato estraneo a Insieme il nuovo Abruzzo. Una sorta di desistenza dalla campagna elettorale? D’Ambrosio, da noi sentito stamani, nemmeno ci pensa. “La mia candidatura –ha detto- era ed è in regola con il codice etico della coalizione, e a nessuno consento apprezzamenti infamanti sulla mia persona. Sosterrò lealmente D’Alfonso: alle regionali sono le preferenze degli elettori ad esprimere il giudizio sui candidati”. Intanto il candidato alle regionali nella lista Centro Democratico a Pescara Adelchi Sulpizio ha già annunciato che non parteciperà alla campagna elettorale qualora il partito confermasse la candidatura di D’Ambrosio. Nel frattempo sempre nella coalizione dalfonsiana sono state sanate con i verbali di riammissione dei giudici le documentazioni riferite ai candidati di Scelta Civica nelle circoscrizioni di L’Aquila e Teramo.
Altri casi e “curiosità” non mancano anche sui candidati delle altre coalizioni. In Provincia di Teramo ad esempio si segnala lo spezzettamento degli assessori uscenti nella coalizione di Chiodi: se era data per scontata la candidatura di Morra nella lista Fratelli D’Italia, fa notizia quella di Di Dalmazio in Rialzati Abruzzo, diviso da Paolo Gatti, candidato in Forza Italia. Sempre nel Teramano il candidato Governatore Maurizio Acerbo difende la candidatura-choc di Davide Rosci, ai domiciliari per gli episodi di violenza in piazza a Roma nell’ottobre 2011. Candidatura possibile per la fedina penale ancora in bianco e –afferma Acerbo- “per una mia linea garantista”.
In casa Movimento Cinque Stelle si segnala la candidatura di Sara Marcozzi non soltanto da candidata Presidente, ma anche da consigliera nella lista circoscrizionale della Provincia di Chieti. Una possibilità assicurata dalla nuova legge elettorale, che peraltro esclude dal Consiglio Regionale il terzo e il quarto classificato tra i candidati Governatori.

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